L'anima nuova di Claudio
Con l'approssimarsi dell'anno nuovo, sono molti coloro che immaginano la solita
uscita di scena, certi che il cantautore, dopo un biennio così frenetico, si
conceda alla consueta lunga pausa di riflessione.
Invece, ogni illazione di questo tipo viene clamorosamente smentita: già
nell'autunno del '96 infatti, Baglioni è ospite assiduo di
Raidue e della
trasmissione domenicale di stampo calcistico-umoristica Quelli che il calcio,
ideata e presentata dal vivace Fabio Fazio. I suoi interventi sono soprattutto
di stampo musicale e tuttavia egli mette in mostra un'indole giocosa e una certa
inaspettata predisposizione alla battuta di spirito e alla capacità di muoversi
dietro una telecamera.
La frequentazione di Quelli che... corrobora un'amicizia sincera con il
presentatore del programma, tanto che già in quel periodo molti giornali danno
per certa la realizzazione di un programma televisivo basato sul binomio Fazio-Baglioni.
Tuttavia il cantautore recalcitra alle insistenze dell'amico: non si ritiene in
grado di gestire una trasmissione di prima serata, seppur in coabitazione con un
"anchorman" della bravura e dell'esperienza di Fabio Fazio; eppure il progetto
sottopostogli lo affascina molto poiché il prodotto televisivo pare essere di
stampo intelligente e qualitativo; alla fine, sia pur con molta riluttanza,
Claudio accetta di intraprendere fattivamente quest'altra stimolante sfida.
Così dalla metà di gennaio e per quattro venerdì consecutivi, Baglioni decide di
impegnarsi strenuamente in quel particolare spettacolo di varietà che sarà
chiamato Anima mia: basato su una rilettura scanzonata e un po' nostalgica
degli anni '70, esso adopera la chiave dell'ironia e del garbo, opponendole alla
volgarità incensurata e così in voga in quasi ogni genere di format televisivo
moderno. La ricetta ottiene successo: già alla prima puntata, intanto, si
comprende che il ruolo del cantautore non sarà marginale né relegato alla sola
parte musicale: egli si scopre grande istrione, capace di elargire battute
fulminanti e di prestarsi a sketch di piacevolissimo avanspettacolo; si propone
quindi in gustosissimi duetti musicali dal carattere dissacrante in compagnia di
artisti altrettanto ispirati. Certo è che quando, al termine del primo episodio,
dopo aver ordito e ispirato scherzi per tutta la serata, Claudio si siede al
pianoforte per concedere una rilettura personale del famoso successo dei Cugini
di Campagna, negli ospiti dello studio televisivo, negli spettatori lì convenuti
e nel pubblico sintonizzato si dispensano, a piene mani, brividi di pura
emozione: nell'interpretazione vocale del cantautore, Anima mia pare essere,
senza nulla togliere all'interpretazione del gruppo che l'ha portata al
successo, una canzone completamente diversa, vibrante, che ha nuova linfa vitale
e che accende entusiasmi contagiosi.
Fra le esibizioni concesse durante
le varie serate, ricordiamo tutte le seguenti come degne di menzione:
nella prima puntata Claudio interpreta le colonne sonore di diversi spot
pubblicitari con Rossana Casale, Donna felicità e Barbapapà con
Roberto Vecchioni. Nella seconda un'esilarante E la vita, la vita con
Jannacci,
addirittura Ufo Robot con Fabio Concato, e la scatenante Born to be Alive con
Patrick Hernandez. Nella terza, ormai alla ricerca di una sempre più
sfrontata spregiudicatezza, esegue Nano Nano, Oba ba luu ba, una singolare
Poster in versione rap con Jovanotti, Black is Black con Belle Epoque, e
Giù la testa con Edda Dell'Orso; una emozionantissima Strada
facendo missata a El pueblo unido con gli Inti Illimani. Nella
quarta è la volta di Tomorrow
e Buonasera dottore con nientepopodimeno che Amanda Lear, Cento campane e
L'uva fogarina con Renzo Arbore, e Figli delle stelle con
Alan Sorrenti;
infine, dulcis in fundo, Sandokan con Piero Pelù e Canzone intelligente con
i Cugini di Campagna. Nella quinta puntata, che inizia con un
travestimento da Abba,
Baglioni, Finardi, Alice e Teresa De Sio eseguono una fantasia di brani dance
anni '70. La punta della serata è certamente
Pippi Calzelunghe cantata con lo
stile di Margherita con Riccardo Cocciante come graditissimo complice.
Ricordiamo anche Disco Bambina con la Parisi e Profeta non sarò con
Demis
Roussos. Infine, con Orietta Berti, è particolarmente suggestiva
l'interpretazione de Il nostro concerto di Bindi.
Si comprende subito che la
trasmissione è avviata a un solare successo: l'intelligenza del conduttore
Fazio, il carisma di Baglioni, la verve ironica di Orietta Berti, l'eleganza di
Sabina Ciuffini e l'ostentata esuberanza di Natalia Estrada sono ingredienti
diversissimi ma che finiscono con l'integrarsi perfettamente e con il realizzare
un prodotto televisivo armonico e accattivante.
I risultati sono infatti entusiasmanti: non solo la trasmissione risulta sempre
essere quella nettamente più vista della serata, ma si avvia, con il trascorrere
delle puntate, a divenire un vero e proprio "cult", tale da consigliare alla Rai
di prolungare la serie. Come già accennato gli appuntamenti divengono cinque, ai
quali si aggiunge un'ulteriore coda con il "Meglio", che monta spezzoni tratti
da ogni episodio.
Anche dopo la fine della messa in onda, Anima mia, continua a far parlare di
sé, raccogliendo premi in serie: nell'aprile si aggiudica il
37° Premio regia
TV, riconoscimento della stampa specializzata e della critica televisiva
italiana ai programmi e ai protagonisti della stagione; nell'ambito di questa
rassegna Claudio è proclamato rivelazione televisiva dell'anno; il
maggio
successivo essa è invece insignita del Telegatto quale trasmissione più
divertente e innovativa.
Sull'onda di quest'altro tracimante
successo, Claudio pubblica, il 15 maggio del '97, un nuovo CD contenente alcuni
dei brani cantati giocosamente nel programma e dal titolo derivante dallo
stesso: Anime in gioco. Se, a parte
qualche eccezione, si tratta di brani dal testo assolutamente improponibile a
un'analisi critica, non si può certo dire lo stesso delle musiche, rielaborate e
trasposte in forma più nobile di quanto si potrebbe supporre; sul tessuto
esistente, infatti, sono sovrapposte citazioni dei più svariati generi: così in
un brano pop orecchiabile come Anima mia si possono trovare superfici di
musica progressiva, mentre E la vita, la vita, cantata con Jannacci parte
"come un rock" per poi sfociare in una "marcinha", piccola marcia brasiliana con
riferimenti addirittura alla colonna sonora del film Scandalo al sole; in
Donna felicità, data la presenza di Vecchioni, c'è un omaggio alla musica
medieval-cavalleresca della sua Samarcanda e una sfumatura finale di melodie
orientaleggianti; Ufo Robot diviene valida scusa per un trattato sulla musica
americana di matrice "western" che ricorda chiaramente il riecheggiare ritmato
di Morricone, nonché l'ancestrale musicalità dei pellerossa e va quindi a
terminare la corsa con un accenno al tema di Rocky. Questi sono solo alcuni
esempi di quale complessa struttura componga il nucleo musicale di Anime in
gioco; una miscellanea volutamente estrema che racchiude un po' tutti i generi
e che è quasi palestra di divertentissimo sperimentalismo.
Ricordiamo anche partecipazioni straordinarie di altri numerosissimi ospiti
quali Natalia Estrada (Orzowei), Riccardo Cocciante (Pippi Calzelunghe), gli
Inti Illimani (El pueblo unido), Sabina Ciuffini (Buonasera dottore),
Alan
Sorrenti (Figli delle stelle), Orietta Berti (Il nostro concerto),
Fabio
Fazio (Nano Nano) e svariati altri ancora.
Nello stesso periodo, il giornale
L'Unità allega la videocassetta con il meglio di "Anima mia" (L'Unità cult n.
4 – Rai Trade).
Il programma di Raidue ha davvero
rivelato un personaggio inedito a tutto il pubblico. Claudio vive dunque un
momento di popolarità, se possibile, ancora superiore a tutti i suoi momenti
professionali migliori; ora tutti ne rivendicano la bravura di interprete e
autore, la simpatia e la creatività: poiché Fabio Fazio viene scelto dai vertici
Rai quale presentatore del Festival di Sanremo del successivo
febbraio, da più
parti comincia a trapelare che, dato il successo dell'accoppiata, ad
accompagnarlo nella gestione delle serate potrebbe esserci anche il cantante.
Successivamente a una smentita del capo struttura di Raiuno, Giorgio Maffucci, e
dello stesso interessato, si comincia a sussurrare che, invece, Baglioni
potrebbe partecipare direttamente all'agone canoro. Ma sono voci prive di
fondamento e destinate a cadere nel nulla di fatto.
Suo malgrado, egli viene fatto poi
oggetto di una diatriba addirittura politica: a seguito di una sua dichiarazione
che esprimeva un giudizio lusinghiero sul governo di centro-sinistra in carica,
si scatenano reazioni improvvise e controverse: da una parte il segretario del
PDS, Walter Veltroni, invita a rivedere i giudizi nei confronti del cantautore,
precedentemente bollato come "disimpegnato" e "superficiale", dall'altra il
Secolo d'Italia, organo ufficiale del partito Alleanza Nazionale, lo definisce
come un "ex missino, ex democristiano, ex ciellino e attuale opportunista".
Lasciando da parte ogni inutile rivendicazione di questo tipo, ci pare a questo
proposito di poter esprimere una posizione "neutrale" che verta soltanto sui
dati oggettivi e che ci porta a esprimere soddisfazione nel riscontrare che,
finalmente e da più parti, Claudio si vede ora riconosciuto non più soltanto
come il "cantore dell'amore adolescente" e altre simili assurdità con le quali
era stato etichettato sin dai suoi esordi: la realtà è che, sin dalle sue prime
composizioni egli, pur non iscrivendosi a una militanza schierata, esprime
comunque chiare rivendicazioni sociali; forse non interviene direttamente nel
giudizio ma opera descrizioni ambientali così chiare e approfondite che la sua
disamina è produttiva, analitica e capace di realizzare il dubbio, vera matrice
di conoscenza.
Evidentemente, in anni di estrema superficialità, sono valse di più cinque
serate televisive che trenta anni di severa applicazione artistica e
straordinaria carriera professionale.
Anche se ormai stimato da molta
parte di pubblico, non si dimentica dell'affetto dei suoi fan storici: il
7
giugno non manca quindi il consueto raduno annuale, tenutosi presso lo
Stadio
del tennis, in località Foro Italico, a Roma; da questo terzo incontro con i clabbers viene prodotto il
CD Spic "... sappiamo che c'è ancora un sogno da
fare".
L'undici dello stesso mese, il
TG2
dossier manda in onda uno speciale dal titolo Canzoni segrete a cura del
giornalista Michele Bovi e nel quale viene fatta sentire, in anteprima, quella
Ci fosse lei di cui s'è già parlato e che verrà poi inserita nel CD Spic
QPGA – 30
anni dopo.
Nell'agosto appena successivo, per
l'esattezza il 15, il
16 e il 17,
Claudio è ospite dell'esclusivo Sporting
Club di Montecarlo dove, nella Salle des étoiles, tiene concerti vivacissimi
incantando una platea di lustrini e paillettes; in queste serate viene
accompagnato, oltre che dai suoi soliti musicisti, anche dall'Orchestra
Filarmonica di Montecarlo.
Nonostante l'iniziale compostezza, il pubblico, entusiasmato dall'energica
"verve" del cantautore, gli tributa, nel finale, una calorosa ovazione.
Il 1997 è stato dunque decisamente
positivo: complice la partecipazione televisiva, come più volte detto, Claudio è
divenuto ancor più popolare; non possiamo certamente omettere che anche i nuovi
canali d'informazione telematica si interessino e coinvolgano, come tutti i
personaggi di maggior caratura popolare, anche lui. Internet è uno strumento di
comunicazione universale e le pagine virtuali, i cosiddetti siti web, iniziano a
coinvolgere anche la musica e i suoi interpreti; Baglioni non fa eccezione e
anche a lui ne vengono dedicati di ogni tipo e fattura. Fra essi nasce, l'undici
dicembre, la Mailing List Reginella, una lista di discussione dove è
possibile, previa iscrizione, argomentare sulla vita artistica e professionale
del cantautore di Montesacro.
Lo stesso cantautore ritiene del resto opportuno aprire, come vari suoi
colleghi, un sito web ufficiale che riporti attività, discografia e sezioni
dedicate al pubblico e ai clabbber: l'indirizzo a cui accedere a tali pagine web
è un classico www.baglioni.it.
L'anno si conclude con un'altra
iniziativa del nostro che, proprio il 31 dicembre, tiene un mini concerto in
quel di Cinecittà. Fra le canzoni eseguite c'è la "nuova" Noi no, noi mai più,
una versione di Noi no, introdotta da un testo iniziale parlato. Tale brano sarà inserito nel CD
Spic edito dal 1° gennaio 1998
e sul quale si trovano anche la già citata Koinè e una rielaborazione di quella
Canto già presente
sull'album E tu....
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