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del 12/11/99

Corriere della Sera
Roma. Si chiamerà "Il "Viaggiatore, sulla coda del tempo" ed uscirà a metà novembre: è il nuovo album di Claudio Baglioni, concepito come un "disco racconto! con dodici brani inediti che descrivono la parabola di un viaggio nel tempo alla ricerca di sé
Fazio e Baglioni puntano sull'«acchiappascolti» Teocoli

Il comico richiamato per sostenere «L'ultimo valzer». E spiega: «Da
stasera meno intellettualismi, si vince con la semplicità»

di Maria Volpe

Lo chiamano tutti. Tutti i big del piccolo schermo «si aggrappano» a
Teocoli. Celentano lo vuole ancora nelle due puntate supplmentari di «Meglio
di Francamente me ne infischio» (a dicembre su Raiuno). E Fazio, che già lo
ha ospitato nel debutto di «L'ultimo valzer», lo richiama stasera su Raidue
e lo vorrebbe fino all'ultima puntata. E per rimediare alla sconfitta della
scorsa settimana con «Scherzi a parte» (Canale 5) Fazio promette più ritmo e
invita Claudia Cardinale, Marchesini, Consoli e la pronipote di Freud.

Teocoli, come si sente a essere un «acchiappascolti», quando c'è lei gli
spettatori crescono.

«Soddisfatto come artista, imbarazzato come uomo. Non faccio miracoli,
però: sono venuti fuori i miei 40 anni di lavoro. Oramai ho la battuta nel
Dna».

Che farà per Fazio?

«Abbiamo pensato ancora a Caccamo: napoletano, chiacchierone, bugiardo.
Perfetto per interagire con gli intellettuali».

Troppo piglio intellettuale nel programma?

«Mah, certo da stasera ce ne sarà meno. Tutti saranno più semplici,
concreti. Nel Duemila è giusto portarsi la pizza, non il "viaggo dentro"».

Cosa non ha funzionato nella prima puntata?

«Fazio era molto teso. E preoccupato anche da Sanremo. Un po' c'è da
capirlo: ormai in tv si parla solo di eventi».

E Baglioni?

«Anche lui teso. Vorrei rivedere il Baglioni di "Anima mia", più dentro
la "famiglia". Ma so che da oggi sarà così».

Lo studio?

«Bellissimo, ma esageratamente grande. Nello spettacolo può essere un
ostacolo».

Columbro, conduttore del rivale «Scherzi a parte», ha detto che
«L'ultimo valzer» sembrava quei ristoranti dove si spende molto e si mangia
poco.

«Troppo facile. Senza nulla togliere a Columbro e Ventura, ma io ho
condotto quattro edizioni di "Scherzi" e mi avevano chiamato anche per
questa. Dunque posso dirlo: il programma va bene comunque. Anche con
Mengacci. La nostra è un'operazione a rischio, la loro no».

Dunque, oltre a stasera, resterà ancora. Non può abbandonare Fazio & Co.

«Diciamo che sento il dovere di fare qualcosa per migliorare la
trasmissione. Siamo amici. Il problema è che tra circa 15 giorni sarò
impegnato per un progetto a cui tengo molto: presentare, in smoking e
lustrini, il Lido di Parigi con splendide ballerine in trasferta a Milano».

E che farà con Celentano nelle prossime due puntate speciali?

«Non so, decide lui. Mi piacerebbe fare Ricky Martin».

Quest'ubriacatura di consensi che effetto fa?

«Mette ansia».

Paura che finisca?

«No, diminuirà forse. Ma speriamo di no. Mi piace troppo. Il successo
logora chi non ce l'ha».

Lei nel Duemila si porterebbe la pizza. Ma ha già in mente che farà il
prossimo anno?

«Ridurrò la partecipazione a "Quelli che il calcio" che l'anno prossimo
probabilmente finirà. Preparo per Raiuno una prima serata ogni mese: un
one-man-show. E lì farò qualunque cosa, tutto il mio repertorio. Infine
spero di "ritirare dentro" Boldi in televisione per fare i comici insieme.
Perché noi siamo la copia esatta dei ragazzi irresistibili di Neil Simon».



Articolo segnalato da Claudia.