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del 03/10/98

VIP
Articolo di VIP n.228

di Paolo Mosca

La notizia è del 18 settembre. Claudio Baglioni, nella galleria Umberto I di Napoli, si travesta da clochard, e con la chitarra improvvisa un concerto con i suoi successi ("QPGA", Sabato pomeriggio", "Arrivederci o Addio"). Risultato? Incasso di 12.700 lire. Il bia è avvenuto poco dopo in via Toledo, con un incasso ancora più modesto, "Senza trucco , proprio qui a Napoli, ha detto Baglioni, nei giorni scorsi mi hanno salvato le guardie del corpo dalle fans...oggi sono un fantasma. E' come la legge del contrappasso". Sarà. Ma ci sforziamo di capire perchè il cantante romano (osannato, coccolato da Fazio, idolo degli stadi) abbia voluto "giocare al barbone". A giudicare dall'incasso del suo concerto mascherato, si direbbe che senza riflettori e grancassa, la voce di Baglioni non scuote più di tanto i passanti napoletani. E allora? Che cosa vuole dimostrare il buon Claudio, e a chi? Piuttosto si dovrebbe preoccupare, e capire che senza la fortuna dalla sua parte, oggi lui potrebbe fare un qualsiasi altro mestiere.
E chissà quanti talenti sconosciuti che suonano e cantano per le strade andranno su tutte le furie: lo vedi, penseranno, lo vedi che il successo bacia soltanto chi è reclamizzato, protetto, raccomandato. Insomma, l'esperimento di Baglioni è stato proprio di cattivo gusto, uno schiaffo ai veri clochard con chitarra. Come se Montanelli, sotto falso nome, avesse spedito un suo articolo ad un giornale di provincia, e il redattore capo gliel'avesse cestinato. Che cosa dovrebbe pensare il vecchio Indro?
Evidentemente non so più scrivere, o comunque sono fuori moda. Dunque attento amico Baglioni, non giocare con la fortuna (più o meno meritata), e soprattutto a Napoli, dove c'è tanta, troppa immeritata miseria.

Articolo segnalato da Fabrizio & Anna Lina.