torna al menu
torna all'elenco
stampa
del 23/09/98

La Repubblica
I BERLUSCONI BOYS CAMBIANO PELLE "ALLARME CESSATO, ORA I PROFITTI"
Internazionale e Baglioni battezzano l'era Carlotti. "Ricavare senza risparmiare non serve"

di Antonio Di Pollina

MONTECARLO - Siccome vent'anni fa era un funzionario del Pci veneto, e se ne vanta ancora, gli hanno fatto uno scherzo. Salendo sul palco davanti ai cinquecento di Publitalia della convention di Montecarlo, gli altoparlanti dell'auditorium hanno sparato una rara versione dell'"Internazionale". Cantata in russo. Maurizio Carlotti, da tre mesi amministratore delegato di Mediaset, ha abbozzato e riso ("Credevano di mettermi in difficoltà"). La platea dei cinquecento ha riso di meno, gli osservatori esterni erano lì, sbigottiti.
L'Internazionale, anche per scherzo, qui fa comunque un certo effetto. Qui, nel senso della riunione annuale dei mastini berlusconiani, quella storicamente dedicata a caricare il morale delle truppe, a dire "andate e spaccate il mondo", o qualcosa di simile.
Vendete, vendete, vendete, nel senso della pubblicità. Era la prima fase. Poi arrivò quella di Fort Alamo: a settembre si ritrovavano ancora tutti a Montecarlo, Berlusconi non veniva più per questioni di opportunità, e toccava al pacioso Fedele Confalonieri arringare le folle al grido: difendiamoci, ci vogliono morti. A invocare una Pentecoste aziendale, a serrare le fila di fronte al nemico, tempi di referendum e di vittorie elettorali del nemico, paura diffusa.
Due, tre anni fa, e sembra un millennio. Dice lo stesso Confalonieri: "Scherziamo? Avevamo gente in galera, altri che rischiavano di finirci, volevano farci fuori davvero. Adesso, beh, adesso è diverso". Allarme cessato? "Beh, non del tutto, ma insomma...". Lo dica. "Allarme cessato".
Ora a Montecarlo suonano l'Internazionale (sarà mai successo nel Principato?), i cinquecento ascoltano discorsi di nuove strategie, di una pelle da cambiare e poi corrono tutti alla serata di gala dove è arrivato apposta per loro *Claudio Baglioni* a cantare, simbolo come pochi della pacificazione nazionale. Carlotti li ha stesi parlando d'Europa e di grandi strategie, l'altro quarantenne d'oro del gruppo, Mario Brugola, direttore generale, ha lanciato le nuove parole d'ordine: in questi vent'anni avete imparato soprattutto una cosa, incassare a qualunque costo, i ricavi purchessia.
[...]


Articolo segnalato da Cristiana.