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del 02/07/97
L'Unione Sarda
Era il 1976...
di Francesca Figus
pula «Era il 1976 quando insieme al gruppo dei G. Man mi chiamarono a San Remo. Avevo quindici anni, canticchiavo e suonavo il sax. Il festival lo presentava Mike Bongiorno insieme a Sabina Ciuffini e quell'anno non ci fu la diretta televisiva ma solo radiofonica. Noi cantavamo "Se mi lasci", un bel motivetto d'amore con una punta di trasgressione: arrivammo tra gli ultimi». Gli si illuminano gli occhi a Pierre quando parla della sua vita. I capelli leggermente brizzolati, un sorriso accattivante, una sigaretta fumata dopo l'altra. «È da sempre che mi chiamano così: ormai sono Pierre e basta». Una vita vissuta all'insegna della musica, tra la Romagna («le mie origini») e la Sardegna dove oggi si occupa della direzione artistica del Pirata. «Sino all'83 ho lavorato alla Bussola di Viareggio, avevo formato un gruppo gli Ok Music. Certo, la Bussola non era più quella dei tempi d'oro, Mina non cantava più». Ha grandi progetti per il piano bar del Pirata, fa i nomi di Gigi e Andrea, di Aldo Giovanni e Giacomo di Mai dire gol. Nell'aria si diffondono le note di un classico da pianobar di Baglioni. E dice che lui di piccoli grandi amori ne ha tre: le donne, la pesca e, naturalmente, il liscio.
Articolo segnalato da Caterina.