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del 12/08/79
TV Sorrisi & Canzoni
Nella mia estate c'è buona fortuna per tutti
di Gherardo Gentili
E' l'augurio per le vacanze che il cantante dedica al suo pubblico. Per quanto lo riguarda, lavorerà fino all'autunno: deve preparare un nuovo album. Il ritratto di un quasi-trentenne tracciato da lui stesso. E un grande desiderio: trasferirsi in campagna
Doveva riprendere la tournée conclusa nel marzo scorso. Avrebbe avuto una "veste" estiva: locali all aperto, arene, stadi più che teatri-tenda e palazzetti o palazzoni dello sport. Ma il programma (repertorio, orchestra, luci) non sarebbe cambiato. Claudio puntava ancora sull'album "E tu come stai?" e sui maggiori precedenti successi, con particolare riguardo alle canzoni meno universalmente note. Si era parlato anche di un pezzo per l'estate che avrebbe dovuto essere il "tema conduttore", la sigla della tournée.
Invece niente. Di questo pezzo è rimasto soltanto un augurio di buona fortuna rivolto al suo pubblico. La tournée è stata annullata. Gli impegni, già per metà presi, disdetti. Che fa Baglioni? E' stanco, esaurito, in "crisi esistenziale"? Al contrario, è più in forma che mai; e ha una gran voglia di lavorare. Solo che il suo lavoro in questo momento è quello di "promuoversi"; e la promozione di Claudio ha come sede d'esame la Spagna, la Francia, la Germania e altri Paesi europei.
"E tu come stai?" è uscito in versione spagnola. Baglioni è stato recentemente a Barcellona per prendere parte ad alcuni programmi radio-televisivi. A Parigi sta per uscire lo stesso album in francese.
Questa è un'estate importante per Claudio. A parte i viaggi all'estero, conta di ritirarsi per un mese nella sua Alleghe, in provincia di Belluno, il luogo di villeggiatura che gli ha portato in... dote sua moglie (la famiglia di Paola vi soggiorna da anni durante l'estate). Ad Alleghe sono nati gli ultimi album, almeno per quanto riguarda la prima ispirazione e l'abbozzo dei motivi. Ed è qui che nascerà anche il prossimo disco.
Vacanze di lavoro, ma anche di bilanci. Che dice, che pensa, come vive un giovane di 28 anni che è stato ed è il rappresentante di una generazione, quella che, senza protestare né contestare, è cresciuta dal '68 in poi?
Dice lui stesso: "Dovrei considerarmi arrivato perché ho inciso dischi di successo, effettuato tournée clamorosamente fortunate, perché ho cambiato casa discografica con un ingaggio, hanno detto astronomico (il che pubblicitariamente mi fa gioco). Un arrivato infine poi che ho beghe legali, cause in corso, di quelle che in genere vanno di pari passo con il successo. E invece no. Ogni nuovo album per me è come se fosse il primo. Gli stessi problemi, dubbi, incertezze. E l'impegno ogni volta di dare il meglio. Ma non solo l'impegno: anche la convinzione, una volta che l'album è uscito, di aver fatto il mio LP migliore. Per il resto, una vita tranquilla, ma non banale. Io, mia moglie, i miei cani. Amiamo frequentare pochi amici. Odio il chiasso, i discorsi sbracati, la volgarità. Ho portato tanto i blue jeans, ma adesso mi accorgo che anche qualche completo, qualche doppiopetto nel mio guardaroba non stanno male. Sto cercando una casa fuori Roma, possibilmente un rustico affondato nel verde, da restaurare con pazienza e amore. Insomma praticamente senza accorgermi eccomi quasi trentenne. I coetanei possono capirmi. E i giovanissimi pure, visto che non mi hanno affatto voltato le spalle…".
Articolo segnalato da Enrico.