torna al menu
torna all'elenco
stampa
del 19/08/00

Il Messaggero
Il cantautore romano lunedì alle 21 in concerto al teatro romano promette una notte indimenticabile
Baglioni a Ferento, poeta dei suoni
Semplice, senza effetti speciali. E la sua voce regala forti emozioni

di Gianni Tassi

Statene certi, quei pochi (soltanto 1400, più ovviamente i soliti "portoghesi") fortunati (e ricchi, dirà qualcuno) che lunedì sera assisteranno al concerto di Claudio Baglioni al teatro romano di Ferento se ne torneranno a casa con un carico di forti emozioni, qualche lacrima in meno e la voce rauca per aver cantato, anche loro, accompagnando le parole e la musica del cantautore romano. Ma non sarà soltanto un ritorno al passato per chi delle canzoni di Baglioni ne ha fatto un libro dei ricordi della propria gioventù. Certo in tre ore fitte-fitte di concerto ne riproporrà molte, le più belle. Ma ci saranno anche i successi più recenti, quelli che hanno conquistato le ultime generazioni. Genitori e figli insieme ad ascoltare un concerto che propone un Baglioni semplice, pacato, senza effetti speciali e che per questo riacquista tutto il suo potenziale acustico e musicale e il suo fascino coinvolgente. Le sue mani sul pianoforte provocano melodie che la sua voce sa accompagnare e dirigere verso un mix di ritmi e toni ormai suoi. Anzi del suo pubblico che di queste canzoni se ne è appropriato fino a diventarne geloso.
Metteteci poi l'atmosfera magica e surreale del teatro di Ferento e allora ecco che "Sogno di una Notte di Note" si trasforma in un appuntamento importante. Di quelli che rimangono impressi nella mente e nel cuore. E ci sa fare Claudio con i ricordi. Apre il concerto con la suggestiva (vuoi anche per lo scenario che lo circonda) Notte di note per poi continuare in una sequenza coinvolgente di pezzi che si tirano dietro il coro del pubblico: Io dal mare, Poster, Ragazze dell'Est, La piana dei cavalli bradi, e poi via con chitarra classica per accompagnare Con tutto l'amore che posso, Ragazza di campagna, Chissà se mi pensi, Lampada Osram. Fino a Tamburi lontani, Fotografie, Questo piccolo grande amore, Sabato pomeriggio, Stada facendo, La vita adesso che fanno piangere e tremare.
Ad accompagnare la musica di Baglioni un gruppo composto da sei tra i più apprezzati professionisti della scena musicale italiana: Giovanni Boscariol (organo Hammond e tastiere), Paolo Costa (basso e contrabbasso), Paolo Gianolio (chitarre acustiche e semiacustiche) Gavin Harrison (batteria), Danilo Rea (pianoforte e piano elettrico) ed Elio Rivagli (batteria e percussioni).


Articolo segnalato da Marcello.