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del 14/08/00

Il Messaggero
TUTTO ESAURITO
In versione classica per 25 date



di P.Zac.

POMPEI - «Una sera, a Palermo, sono stato affrontato da una signora che non aveva gradito certo arrangiamenti di miei pezzi famosi, disse che non me lo potevo permettere, che non erano più solo miei.
Cercai di argomentare ma adesso, pensandoci bene, aveva ragione lei».
Questo divertente aneddoto spiega, forse meglio d'ogni dotta disquisizione "critica", il perchè oggi Claudio Baglioni abbia scelto di suonare acusticamente, tornare alle origini, puntando però su luoghi classici.
Solo 25 date già esaurite nonostante i prezzi dei biglietti piuttosto alti, a Pompei i 1200 tagliandi costavano 44mila, 77mila e 99 mila lire, che lo vedranno l'undici settembre allo Stadio della Pallacorda - vicino all'Olimpico - a Roma e il giorno successivo al Teatro Romano di Ostia Antica. Chiusura, sembra, il 23 a Pompei - si vocifera di una diretta tv su Raiuno, niente è ancora certo, tratterebbe anche Mediaset - da dove l'avventura di Sogno di una notte di note, «musica leggera da camera» come l'ha definito Baglioni, è partito ieri.


Articolo segnalato da Ernesto.