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| Rassegna stampa - marted́ 5 settembre 2000 | ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
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Pubblicato su L'Arena di Verona - 05/09/2000
Arriva Baglioni e il cielo si mette tranquillo
Si realizza coś il "Sogno di una notte di note" Il maltempo ha lasciato in pace il concerto. Anzi, a metà concerto, in cielo sono comparse le stelle. lnsomma, un'altra magia di Baglioni
di b.zan.
Arriva Claudio Baglioni, il cielo s'acquieta. E così il «Sogno di una notte di note» si realizza. E' un «Sogno» che comincia con una ventina di minuti di ritardo rispetto al previsto, giusto il tempo necessario ai tecnici per asciugare il palcoscenico del teatro Romano e di ripristinare l'uso delle attrezzature elettroniche. Fino a due ore prima, infatti, Giove Pluvio, ha messo in ansia i fans del cantautore romano, regalando loro non solo una pioggia fastidiosa ma anche brividi di paura, paura che l'attesissimo concerto del loro beniamino non potesse avere inizio.
E invece no, alle 21.20, la magia scatta. Il Teatro Romano è gremito, saranno all'incirca 1800 persone (fino all'ultimo minuto in tanti cercano un biglietto e si accalcano al botteghino). Entra lui - la star - pantaloni neri, camicia bianca, gilet nero di pelle e il pubblico perde, letteralmente, la testa. Applausi e ancora applausi lo sovrastano. Lui, il divo Claudio, spiega che «attendevamo tutti con timore questa tappa numero 17 del nostro tour. La fama di questo numero è fin troppo nota...».
Attorno a lui, fans di tutte le età agitano i cuoricini luminosi. Lui va avanti a spiegare il senso di questo suo tour, un tour che non è ipertecnologico come il precedente ma ha un nome ispirato al signor Guglielmo Shakespeare e al suo «Sogno di una Notte di Mezza Estate» così di casa in riva all'Adige.
Saranno tre ore di musica. Con la benedizione del cielo.
segnalato da Astrid
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