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Rassegna stampa - luned́ 4 settembre 2000 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
Il Gazzettino - 04/09/2000
www.gazzettino.it
Il tour acustico del cantautore ha fatto tappa a Marostica per seimila spettatori
Baglioni in una notte di note: atmosfere intime e suoni raffinati fra successi di ieri e di oggi
Questa sera ultimo appuntamento con il Veneto al Teatro Romano di Verona
di Stefano Cirillo
Marostica Da Pompei a Marostica, passando per Taormina, Agrigento e Paestum. A quasi cinquant'anni Claudio Baglioni si è inventato qualcosa di nuovo: lasciatosi alle spalle stadi e palasport, e conseguenti folle oceaniche di fans, ecco che il cantautore romano ha deciso di impegnarsi da metà agosto in un nuovo tour acustico da proporre in alcuni dei luoghi più ricchi di storia e di fascino della nostra Italia. «Già da tempo volevo fare un tour così - ha affermato Baglioni - per farmi impressionare dallo spettacolo che posti simili sanno creare, ed ho pensato di farlo subito e non nel 2001 come avevo inizialmente programmato, nonostante la mia ultima serie di concerti si sia conclusa da poco».
Ed eccoci dunque in Piazza degli Scacchi a Marostica per una nuova tappa di questo «Sogno di una notte di note». Serata ideale, spalti gremiti oltremisura (6.000 biglietti andati esauriti in prevendita per la delusione di moltissimi fans rimasti a bocca asciutta) quando con una sconcertante puntualità Baglioni si presenta al suo pubblico, accolto da un turbinio di applausi e dagli immancabili cori «Alè-oo». Già il primo brano, «Notte di note», consente al pubblico di comprendere che, dopo la "ola", quella che ci si appresta a trascorrere assieme a Claudio Baglioni sarà una serata tutta particolare, con atmosfere intime e sussurrate. Filo rosso dello spettacolo è il tema del «Sogno», passato, presente e futuro, che traspare da ogni brano proposto dall'artista. Nella scaletta trovano quindi spazio canzoni mai eseguite prima del vivo (si pensi a «La piana dei cavalli bradi» e a «Tamburi lontani», tanto per fare due esempi), ben miscelate ai successi «storici». Il tutto quindi acquista un preciso senso narrativo, oltre che spettacolare, ed è per questo che non ci accorge quasi dell'assenza della scaletta di «vittime» illustri. Ogni brano proposto è riletto in chiave acustica e ciò consente a Baglioni di assumere un nuovo, convincente approccio con la platea. Tra successi di ieri e di oggi il concerto fila via che è un piacere, sempre sulle note raffinate e ricercate di ogni brano e accompagnate da un Baglioni apparso in piena forma e particolarmente stimolato da questa nuova avventura.
Dopo tre ore di concerto con un «bis» invocato a gran voce, ecco il momento dei saluti, caratterizzato da applausi infiniti per un'esibizione coinvolgente e di classe, che ha senza dubbio accontentato alla grande vecchi e nuovi fans dell'artista il quale non ha mancato di ricordare come una trentina di anni fa, proprio in Piazza degli Scacchi di Marostica, egli muovesse i primi passi nel mondo della musica leggera: e il «sogno» continua.
Questa sera ultimo appuntamento nel Veneto al Teatro Romano di Verona.
segnalato da Ernesto