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Rassegna stampa - domenica 27 agosto 2000 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
La Repubblica - 27/08/2000
www.repubblica.it
Terrore davanti al teatro
Auto impazzita piomba sulla folla, dieci feriti
Un ubriaco perde in controllo della vettura in via del Fante durante di
concerto di Baglioni
di SALVO PALAZZOLO
Una serata che doveva essere di festa, per il concerto di Claudio Baglioni al Teatro di Verdura, si è trasformata in incubo per dieci persone. L'auto guidata da un ubriaco si è lanciata in una folle carambola lungo viale del Fante. Una ragazza di 22 anni, Assunta Pagliaresi, rischia di perdere il piede sinistro; Viviana Melodia, 45 anni, è ricoverata a Villa Sofia in prognosi riservata. Scatta la denuncia per un fornaio.
Tutto in pochi minuti. Claudio Baglioni suonava e la platea era in silenzio. Alle 23,15 qualcuno era ancora all'ingresso del Teatro di Verdura: non era riuscito a conquistarsi un biglietto ma sperava di poter ascoltare lo stesso qualche nota.
«E' accaduto tutto all'improvviso, senza che potessimo accorgersi di nulla», raccontano alcuni feriti ricoverati a Villa Sofia. Dalla Palazzina Cinese al Teatro di Verdura, la A112 di Francesco Amoroso, 33 anni, residente in via Platone, a Tommaso Natale, ci ha messo una manciata di secondi. La corsa folle, a zig zag, è finita prima contro sei persone che erano ferme all'ingresso del teatro. È proseguita come se nulla fosse accaduto. Prima contro un ciclomotore, poi contro altre auto in sosta.
Nel primo impatto, è stata Viviana Melodia ad avere la peggio. Le altre persone sono cadute a terra come birilli, qualcuno ha tentato di scansare l'auto gettandosi fra le auto parcheggiate. Ma c'è stato poco tempo per capire cosa stesse accadendo. Ancora meno per cercare una via di fuga. «Nessuno pensava alla corsa di un ubriaco, semmai a un incidente, credevamo che l'auto si frenasse», raccontano i feriti. A Villa Sofia sono finiti Rina Parlapiano, 43 anni; Clemente Rubino, 44; due bambine di undici anni e una di sette. Sono pieni di escoriazioni e lividi su tutto il corpo. Hanno una prognosi che varia fra i 16 e i 40 giorni.
Francesco Amoroso non è stato ancora interrogato. Sarà la Procura a decidere sul da farsi. I racconti dei testimoni e i segni delle sgommate sull'afalto parlano chiaro. Dopo aver travolto il primo gruppo di persone, la A112 ha bloccato la strada ad un ciclomotore, un Piaggio Skipper su cui viaggiava una coppia di fidanzati. «Ho tentato di scansarlo. E in primo momento ci sono anche riuscito», così racconta Daniele Alimena, 23 anni, mentre attende notizie della sua fidanzata, Assunta Pagliaresi, 22 anni (i medici scioglieranno fra oggi e domani la riserva sull'amputazione): «Ero riuscito ad evitarlo ma l'auto ha colpito lo stesso con il paraurti il nostro motorino». Un'altra caduta e altri feriti. Ma Francesco Amoroso non ha pensato affatto di fermarsi. Piuttosto ha accelerato, ha sbandato ancora ed è finito contro due auto in sosta. Il bilancio della drammatica serata sarebbe potuto diventare ancora più grave se in quella manciata di secondi la corsa della A112 si fosse incrociata con le auto che viaggiavano in senso contrario in viale del Fante.
E c'è anche un aspetto paradossale di tutta questa vicenda.
Probabilmente richiamato dalle urla della moglie e dei tre figli che erano in macchina con lui, Amoroso deve essersi reso conto di quanto aveva fatto. E si è diretto verso il pronto soccorso di Villa Sofia, per fare medicare due dei suoi bambini.
Ai carabinieri della sezione Infortunistica del Nucleo radiomobile si è presentato un piccolo giallo da dipanare. Ma le testimonianze delle vittime, i referti al pronto soccorso, a nome Amoroso, non hanno lasciato dubbi. Ed è subito scattata una denuncia a piede libero per guida in stato di ebbrezza, lesioni gravi e omissione di soccorso.
Claudio Baglioni fa sapere di «essere profondamente dispiaciuto per quanto accaduto» e augura «pronta guarigione ai feriti».
segnalato da Aurora