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Rassegna stampa - venerd́ 11 agosto 2000 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
La Repubblica - 11/08/2000
www.repubblica.it
Baglioni, concerto in bilico
Oggi sopralluogo sulla sicurezza negli Scavi di Pompei
Ancora tensioni e polemiche mente la procura di Torre ha aperto
un'inchiesta sull'incendio di marted́ sera
di ELEONORA BERTOLOTTO
POMPEI L'appuntamento è per questa mattina alle dieci, zona Anfiteatro.
La commissione provinciale di vigilanza è convocata a quell'ora per decidere se il concerto di Claudio Baglioni si può fare, se le strutture (palco e quant'altro) rispondono ai requisiti di sicurezza, se le vie di fuga, con buona pace dell'ex assessore regionale Schifone, sono assicurate o se invece il pubblico (900 spettatori) rischia di fare la fine del topo nell'eventualità che la sera del 13 agosto succeda qualche evento infausto: non sia mai che la cittàsepolcro riservi brutte sorprese.
Ma chissà se la visita dell'autorevole commissione (prefetto vicario Alecci, vigili del fuoco, capo ufficio tecnico del Comune e delegato dell'Asl) servirà a qualcosa o se durante la notte Claudio Baglioni deciderà che il concerto non s'ha da fare. Ieri sera, l'ufficio stampa era ancora piuttosto vago al riguardo: troppi malumori attorno agli Scavi, un polverone (quasi peggiore di quello che si solleva dalle pietre battute dal maestrale) sull'evento, una campagna denigratoria indirizzata altrove che finisce per colpire indirettamente l'artista, un tutto contro tutti da cui sarebbe saggio (ancorché poco opportuno, all'ultimo minuto) riuscire a sottrarsi. In una riunione pomeridiana, ieri, il cantante e il suo staff hanno deciso che, per rispetto al pubblico, è meglio mettere da parte l'amarezza e aspettare la pronuncia prefettizia. A meno che non intervenga qualche altra provocazione a far traboccare il vaso.
Mentre non si placa la polemica sui presunti danneggiamenti arrecati dall'organizzazione alle strutture (ieri c'è stata la conferenza stampa di Alleanza nazionale di cui riferiamo a parte), Baglioni continua a provare al teatro Di CostanzoMattiello. E i carabinieri a tessere la loro tela attorno all'incendio che l'altra sera ha rischiato di ridurre a brace la Casa di Ifigenia e l'attigua Casa del Moralista. Ieri mattina sono stati sentiti alcuni testimoni, mentre si attende la relazione ufficiale dei vigili del fuoco. L'inchiesta è affidata al pubblico ministero Emilio Prisco che non si è ancora pronunciato, in attesa proprio della perizia tecnica, ma il capo della Procura di Torre Annunziata, Alfredo Ormanni, è sbrigativo: «L'orientamento ci porta ad archiviare. Dai primi rilievi, risulta che sono stati i contadini a bruciare sterpaglie e a provocare l'incendio. Se l'ipotesi del dolo è caduta, meglio metterci una pietra sopra». Piuttosto, dice Ormanni, gli sembra «scandalosa l'autorizzazione della Soprintendenza a uno spettacolo di largo consumo come un concerto di musica leggera in una cornice che s'addice al classico».
E però, dottor Ormanni, questo è il primo di un tour, che tocca tra l'altro la Valle dei templi di Agrigento e Taormina.
«A Taormina capisco: c'è una struttura ormai collaudata, ma qui è una cosa improvvisata, date le carenze e lo stato pietoso del sito».
Ma queste, precisa comunque Ormanni, sono osservazioni a margine, da spettatore, «chiacchiere d'estate». Per dire, in ogni caso, di quanto la polemica sia trasversale e diffusa.
E si torna intanto inevitabilmente a parlare di sicurezza che l'incendio dell'altra sera (ancorché, presumibilmente, non doloso) ha riportato all'ordine del giorno. Come si ricorderà, alcuni mesi or sono i ministri dell'Interno (Enzo Bianco) e dei Beni culturali (Giovanna Melandri) vennero a inaugurare la centrale di sorveglianza costruita dentro gli Scavi archeologici. La centrale, che contiene la cabina di regia dell'impianto a circuito chiuso per la videosorveglianza della cinta muraria, in realtà non funziona ancora. Le telecamere sono tutte installate, ma, al momento, restano ancora cieche. In questi mesi, è stato effettuato un corso di formazione per il personale che sarà destinato all'utilizzo degli strumenti, ma la gestione dell'impianto non è ancora stata assegnata. E' in corso la gara d'appalto ed è probabile che il sofisticato meccanismo antiincursioni (specie notturne) possa partire per l'autunno. Terrà fuori portoghesi, vandali e tombaroli, ma naturalmente non potrà far nulla contro i veleni che maturano dentro il sito.
segnalato da Aurora