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Rassegna stampa - venerd́ 11 agosto 2000 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
La Repubblica - 11/08/2000
www.repubblica.it
E la musica fa litigare An
La Castiello smentisce Schifone
Mentre l'ex assessore parla di spot elettorale, la consigliera
regionale difende la scelta
di STELLA CERVASIO
"Strada facendo" An si spacca su Baglioni. L'"ex" Schifone e Ronghi contro il sovrintendente Guzzo, la consigliera di Santa Lucia Giuseppina Castiello a favore dei concerti negli Scavi. «Non dimentichiamo che i Pink Floyd produssero un video che ha veicolato la magnificenza di Pompei». E già, perché anche stavolta spunta un videoclip, tra i misteri del concerto della discordia. Ne hanno parlato ieri nella sede del gruppo consiliare regionale di An, al Centro Direzionale, l'ex assessore al Turismo Schifone e il consigliere Ronghi mostrando alla stampa una serie di fotografie dei preparativi del concerto acustico. Presenti i delegati sindacali Uil dei dipendenti della sovrintendenza Antonio Pepe e Giuseppe Visciano, Schifone e Ronghi hanno fatto le didascalie alle immagini, scattate dall'associazione ambientalista vicina ad An "Fare Verde", in cui si vedono alcuni cavi elettrici collegati tra loro con manicotti di nastro isolante («in violazione della legge 626 sulla sicurezza») e ancorati al terreno con grossi ciottoli («pietre storiche prese chissà da dove»), un camion giunto in prossimità dell'ingresso dell'anfiteatro e un carrello elevatore che avrebbe danneggiato il battuto di tufo all'entrata. «Quando ero assessore io dice Schifone le sovrintendenze si mostravano più severe, ci chiediamo come mai le cose non siano andate secondo il solito rigore, questa volta. L'ingresso ai camion non era stato mai concesso, il buco nel muretto indica quantomeno una messa in sicurezza non totale. E poi Baglioni ha pagato 40 milioni di concessione e venduto biglietti per circa 60 milioni: chi ripiana le perdite?». La mancata regolamentazione delle concessioni, che prevedono pagamenti "in conto terzi" per la guardiania ai custodi, instaurando un rapporto a parte fra i privati delle organizzazioni degli spettacoli e i dipendenti delle sovrintendenze, lascia spazio alle proteste dei custodi. «Invece di 40 mila lire ne abbiamo ricevute 12 mila si lamentano Pepe e Visciano della Uil eppure per girare il video di cui abbiamo sentito parlare il diritto all'immagine di Pompei con l'autonomia della sovrintendenza dovrebbe prevedere costi molto più alti». Esiste un compenso tabellare o no, dunque? Il fatto che alla Procura di Torre Annunziata penda ancora un procedimento per tangenti incassate durante la manifestazione delle Panatenee, prova che il regime delle concessioni è un punto dolente, rimasto finora irrisolto.
segnalato da Aurora