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Rassegna stampa - sabato 27 maggio 2000 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su Il resto del Carlino - 27/05/2000
notizie.pesaro.com/


"In viaggio per conoscere me stesso"


di Alessandro Papayannidis

"Spegnete quegli aggeggi infernali". Firmato Claudio Baglioni. Chissà se scherzava, il Claudio Nazionale, nel dequalificare con l'inconfondibile, suadente timbro di voce i telefonini del centinaio di persone accorse ieri pomeriggio alla sala Santa Caterina per discutere di viaggi e sogni, o meglio del sogno visto come viaggio. Anche da quella (involontaria?) gaffe si è capito subito che il cantautore romano - 49 anni materializzati in bicipiti e abbronzatura non troppo dissimili da quelli delle guardie del corpo - alla pubblicità ieri non pensava proprio.
Ha parlato e fatto parlare, dividendo il palcoscenico con personaggi certamente meno conosciuti, ma in grado di inculcare nel pubblico il confortante sospetto che davanti al mistero del sogno siamo davvero tutti uguali, psicologi, giornalisti, attori di teatro e cantautori.
Dunque dalle due ore di confronto di ieri è uscito vittorioso lui, il sogno, con quella carica di verità libera da sovrastrutture e ricca di personalissime trasgressioni che si porta connaturata, se solo si ha voglia di ascoltarla. E ha vinto anche il viaggio che, esattamente come il sogno, spinge all'inevitabile conoscenza di se stessi, una deriva che è allo stesso tempo piacere e condanna ad andare avanti. Sentite Baglioni: "Negli ultimi tre album ho parlato in modi diversi del viaggio, ma non è vero che chi parla di una cosa lo fa perchè pensa di conoscerla meglio degli altri. E' il contrario: più si viaggia, meno se ne capisce il senso; quando si parte, è proprio vero che non si può tornare indietro". Ancora: "Il viaggio è l'esigenza di cercare se stessi. Sai di avere tutto dentro e paradossalmente ti accorgi di poterlo scoprire solo in movimento. Più che raggiungere una meta, l'esigenza vera è quella di coprire una distanza".
Parole da convintissimo "viaggiatore sulla coda del tempo" che, come detto, ieri ha camminato assieme a molti compagni: tre psicologhe cesenati, Lidia Agostini, Marusca Stella e Cristina Vignati, abili nell'arricchire di riferimenti colti il tema di discussione senza affondarlo sotto il peso di un'inutile saccenza; l'attrice di teatro Daniela Piccari che, dopo aver intrapreso un personalissimo viaggio in Danimarca durato quindici anni, nel '95 è tornata a Forlì e ha ringraziato personalmente Baglioni per averle ricordato, attraverso l'invito all'incontro, "la necessità di riscoprire la vera necessità, quella di ricominciare a viaggiare"; e ancora Sandro Pascucci, direttore teatrale col pallino dell'asilo agli artisti, "della sospensione del giudizio affinchè siano liberi di esprimersi". Infine il giornalista del Resto del Carlino Enrico Zavalloni, che a Baglioni ha addirittura letto le carte Zen: "Hai in mano la carta del mutamento, vai verso la trasformazione, la raggiungerai attraverso una nuova visione". Baglioni ringrazia a parole ma servono anche cento lire simboliche, prestate dalla solita fan in fibrillazione in cambio di due bacetti sulla guancia.
Un sogno che si avvera, prima di quello che si realizzerà stasera e domani al Palafiera per molti altri fedelissimi impazienti di assistere ai due concerti che "il Viaggio" di Baglioni ha riservato alla nostra città. Nelle foto di Sabatini l' incontro di Baglioni con i suoi fans.


segnalato da Sergio&Rita

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