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Rassegna stampa - venerd́ 5 maggio 2000 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
La Sicilia - 05/05/2000
Oggi e domani Viaggio Tour 2000 al Palasport
Baglioni in concerto ad Acireale
Ieri il divo in visita al Call Center Omnitel
Un viaggio che parla del passato, ma racconta il futuro. Che sperimenta
nuove modalità di comunicazione. Che mette insieme segni, immagini, musica e
parole. Anche stavolta Claudio Baglioni si offre ai suoi fans con uno
spettacolo che promette di essere un evento. Che nasce e vive ben oltre le
tre ore dello show. Un viaggio che comincia già su Internet, sul sito
ufficiale del cantautore, che offre percorsi ed interpretazioni di grande
fascino.
E dopo il fuori programma di ieri pomeriggio al Call Center della Omnitel di
Catania dove il cantautore ha incontrato i dipendenti, ha firmato autografi,
baciato le fan e salutato tecnici e clienti, oggi Baglioni arriva al
Palasport di Acireale (dove suonerà anche domani, sabato 6, mentre il 10,
l'11 e il 12 sarà a Palermo) e in trenta brani si racconterà in una
narrazione che comprende i momenti più significatici della sua storia umana
e musicale, concentrandosi in particolare sui brani degli ultimi tre album.
"Viaggiatore sulla coda del tempo" è infatti il capitolo finale di una
trilogia ideale che parte da "Oltre", passa per "Io sono qui" e si chiude
con quest'ultimo album che guarda avanti cercando di capire chi siamo
davvero e cosa porteremo con noi in quello spazio denso di mistero che è il
futuro.
A sottolineare i momenti salienti de "Il Viaggio" ci sarà la voce di un
narratore virtuale, presente ed impalpabile come solo la voce della
coscienza e della memoria possono essere. La vicenda del viaggiatore
comincia durante l'ennesima interminabile notte di vigilia. Il protagonista
(uno come tanti, non un eroe) è ancora una volta solo nel suo hangar (ed è
anche questo un elemento simbolico: potrebbe essere un garage, la nostra
stanza o anche il cassetto nel quale conserviamo le cose a cui teniamo di
più) a "lucidare il proprio sogno", il proprio desiderio di partire. Ma non
parte. Non parte mai. E non partirebbe nemmeno questa volta se non fosse per
la provocatoria apparizione di un palloncino che passando fuori da una
finestra lo riporta ad una stagione che lui credeva ormai dimenticata e per
la quale scopre di provare un'incredibile nostalgia.
Ecco allora che si decide a partire, per indagare il proprio rapporto con il
tempo, il bisogno ma anche l'incapacità di comunicare che caratterizzano
questa stagione in cui non è ancora chiaro se i mille strumenti della
comunicazione ci avvicinano o ci allontanano, il valore, ma anche il peso
asfissiante delle cose che siamo convinti di possedere mentre spesso sono
loro a possedere noi.
segnalato da Rita