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Rassegna stampa - marted́ 21 marzo 2000 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
Gazzetta di Modena - 21/03/2000
Ritorna Claudio Baglioni ed è un altro trionfo
Entusiasmo alle stelle per il cantautore con uno show avveniristico pieno di sorprese
Narratore virtuale, raggi laser e ologrammi in uno spettacolo di tre ore con 30 canzoni cantate all'unisono dal pubblico presente
Sono in mezzo a cinquemila persone. Il re è nudo, verrebbe da dire vedendolo in piedi sulla piattaforma al centro del palasport.
Tutt'altro, per Baglioni quello di ieri è stato un altro, l'ennesimo trionfo di una carriera ormai trentennale. Tre ore di musica, danze ed effetti speciali che hanno entusiasmato la platea, composta per la stragrande maggioranza di donne dai quindici ai sessant'anni. Un successo che va a premiare il coraggio del cantautore sempre impegnato a cercare nuove forme per comunicare attraverso le sue canzoni. Viaggio nel futuro e ritorno a cavallo delle note di Baglioni.
E' decisamente un concerto innovativo quello che il cantautore romano ha presentato, ieri sera, in un Palapanini gremito all'inverosimile da oltre 5mila fans, per due terzi donne o giovanissime, che hanno seguito con cori, urla applausi l'evolversi dello show. Un concerto che non si può catalogare tra quelli tradizionali, visto la ricerca e la volontà di proporre una forma di spettacolo dove la musica, pur essendo la componente principale, cede spazio a narratori virtuali, a sorprendenti giochi di laser ed ologrammi. Uno show a 360° in cui Baglioni, in forma smagliante nell'ormai consueto look nero Versace, per tre ore dà fondo a tutte le sue energie, accompagnato da una band di ottimi elementi con i quali ormai si intende alla perfezione e da un valido gruppo di ballerine che accompagna con coreografie i brani principali. Il centro della scena è un palco a croce, scintillante, di grate d'acciaio collocato in mezzo al parterre, senza alcuna barriera a dividerlo dal pubblico. I colori predominati sono il blu e il verde scuro, che richiamano quelli scelti per l'album "Viaggiatore sulla coda del tempo", disco che conclude la "trilogia dei colori" che ha scandito gli anni '90 la produzione di Baglioni (insieme a 'Oltre' e'Io sono qui'). E proprio i 12 brani del nuovo disco sono il fulcro attorno a cui ruota lo spettacolo a cominciare da «Cuore di aliante» la cui esecuzione fa entrare nel vivo il concerto. Il resto della scaletta privilegia proprio la produzione più recente dando meno spazio ai grandi classici degli anni Settanta, questi comunque compaiono nei cori orchestrati dai ballerini-performer cui è spettato il compito di riscaldare (come se ce ne fosse bisogno) la platea prima dell'ingresso in scena di Baglioni.
Quella dei brani è stata una scelta precisa, visto che il tema conduttore dello spettacolo è quello del «Viaggio verso il futuro», si punta su quei brani che ne richiamano lo spirito.
La scena è volutamente spoglia, come detto, ma a riempirla ci pensano gli straordinari giochi di luce creati dal genio di Pepi Morgia, con effetti laser e le «stanze giapponesi», tende di tulle su un'ingabbiatura calata dall'alto sulle quali sono proiettati ologrammi e si materializza Clad il narratore virtuale - animato da linee, punti e colori - del diario di bordo del «Viaggiatore sulla coda del tempo». Quindi, accanto alle nuove «Hangar», «Un mondo a forma di te» «Sì io sarò», «Stai su», e via via attraverso «Mal d'universo», «A domani», fino ad arrivare ad «A Clà», fanno capolino flash dal passato che, introdotti da Baglioni, si inseriscono sul tema del viaggio e allora ecco arrivare per la gioia dei presenti «Dagli il via», «Uomini persi» (con arrangiamenti che richiamano gli U2), e altri successi tra cui «Quante volte», «Bolero», «Via» «Ninna nanna», «Un nuovo giorno», «Vivi», «Noi no», «Avrai», verso il gran finale con «Strada facendo», «La vita è adesso», «Io sono qui», e «Piccolo grande amore». E' un "Viaggio show" che scorre veloce per tre ore, elegante, sofisticato, e originale. Insomma Baglioni, con coraggio, prosegue la sua ricerca di novità e lo fa continuando ad avere il pubblico dalla sua, il che non è facile dopo anni di carriera.
segnalato da Ernesto