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Rassegna stampa - sabato 6 novembre 1999 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
Corriere della Sera, Spettacoli - 06/11/1999
rcs.it/corriere/
DEBUTTI Su Raidue «L'ultimo valzer» con i protagonisti di «Anima mia». Marcuzzi seminuda. Gli ospiti scelgono cosa portare nel terzo millennio
Fazio-Baglioni, ritorno al futuro
Show in uno studio «spaziale». Mal č un computer. Sul video scritte in una lingua inventata
di Maria Volpe
MILANO
Per l'occasione Fabio Fazio è tornato a fare l'imitatore. E ha fatto la parodia di Biagi: «Si è visto di tutto stasera: una procace ragazza nuda, un ragazzo che dice di essere un computer. Un po' di confusione. Se andiamo avanti di questo passo vedremo anche Berlusconi cantare in un varietà». Si è conclusa così la prima puntata di «L'ultimo valzer» con Fazio-Baglioni (di nuovo insieme dopo «Anima mia» del '97) facendo dell'ironia sull'annunciata e poi ritirata partecipazione del leader di Forza Italia in veste canora.
Il programma, con l'obiettivo di catalogare tutto ciò che merita di essere portato nel Duemila, è stato aperto da Baglioni (con il nuovo brano «Cuore di aliante») nel ruolo del viaggiatore. «Benvenuti terrestri»: così Fazio ha salutato i telespettatori da uno studio cinematografico, modello astronave, progettato da Gae Aulenti. Mille e duecento metri quadrati di alta tecnologia realizzati in un padiglione della Fiera di Milano. Su un lato, il tavolo del talk- show in cristallo, sorretto da quattro ruote. Seduti: Tommaso Labranca «ufficiale di rotta», David Riondino «il clandestino» e un letterato, Davico Bonino. Davanti a loro, appoggiato sul tavolo, un grande libro intitolato «Il mondo», un po' codice, un po' testo scolastico. E quattro televisori dai quali appare «Mal 9000», il cantante di «Furia il cavallo del West», seduto su una postazione avveniristica, una sorta di computer di bordo.
Tutto ricorda «2001 Odissea nello spazio» (a parte due amanuensi vestiti da frate in stile «Il nome della rosa»). «Sì, perché - spiegano gli autori - qui ci troviamo in un non luogo che non ha nulla a che vedere con la Terra». E in effetti al centro della grande sala si trova il nostro pianeta. E, a dimostrazione dell'alienità dello studio, il programma ha inventato un suo linguaggio: tutti i titoli delle canzoni appaiono sul piccolo schermo scritti in italiano e nelmisterioso idioma. Nello studio troneggia un'enorme capsula arancione che serve al «teletrasporto» degli ospiti prelevati sulla Terra e condotti in questo luogo fantascientifico. E' da qui che escono gli invitati. Primo fra tutti, Teo Teocoli nella parodia di Felice Caccamo, vero mattatore della serata. Seguito a ruota dalla «principessa» Moira Orfei. Lei e David Riondino riceveranno i fax con «le cose che non vogliamo rivedere nel nuovo secolo», spiega Fazio. E arriva un po' di tutto: dalla Juve in serie A, alle rughe.
Comincia poi la vera catalogazione, che parte dalle canzoni dedicate al gatto. Viene eletta «Year of the cat», proposta in duetto da Al Stewart e Baglioni, che poi canta con Antonello Venditti «Sotto il segno dei pesci». Dalla stiva, il luogo per eccellenza di questo programma, Baglioni propone «Mille giorni di te e di me» attorniato da ballerine vestite in plastica. Pareti a specchio, pavimento luminoso e forma di caleidoscopio: qui, nella stiva, gli ospiti di tutte le puntate dovranno portare un loro oggetto di questo secolo che merita secondo loro di entrare nel terzo millennio.
Fino ad ora hanno trovato posto gli oggetti scelti dagli autori, come una lampada Castiglioni e una macro-molecola. Più quelli portati ieri dagli ospiti: il cappello di Venditti, la macchina per scrivere di Andrea De Carlo, il cornetto portafortuna di Dolce e Gabbana, la pizza di Caccamo, il quadro di Picasso «Donna che legge su sfondo nero» del 1953 (solo prestato per qualche attimo alla trasmissione), la penna di Samuele Bersani, la tisana al finocchio della Marcuzzi.
Dopo Michael Bolton, che in duetto con Claudio canta «Whiter shade of pale» e da solo «Sexual healing», appare Alessia Marcuzzi in slip, simbolo della categoria del calendario, sdraiata sulla piattaforma che rappresenta la Terra. Poi Samuele Bersani canta con Baglioni «I vecchi». Gran finale con i Pooh che prendono in prestito un hit dei Beatles, «Get back», per segnare la fine della puntata. Assieme a Fazio, Baglioni e Teocoli.
«Un'operazione difficile, un programma d'autore» l'ha definito Carlo Freccero direttore di Raidue, un po' preoccupato dal rivale «Scherzi a parte» ieri sera in onda alla stessa ora su Canale 5. Preoccupazione condivisa da Fazio, per nulla felice della scelta del venerdì sera.
segnalato da Caterina