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Rassegna stampa - domenica 31 ottobre 1999 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
Il Giornale di Sicilia - 31/10/1999
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Un disco in volo fra quattro aeroporti
Claudio Baglioni il grande viaggiatore
Ieri in un solo giorno il cantautore romano negli hangar di Firenze, Milano, Napoli e Catania per presentare il nuovo album. E ad ogni tappa cinquecento selezionati fan. Da venerd́ prossimo torna in tv
di Maria Elena Vittorielli
CATANIA. Puntuale come solo a lui riesce, alle 20'30 Baglioni ha aperto l'ultima tappa della sua lunga giornata di presentazione di "Viaggiatore sulla coda del tempo". Un lavoro inedito, dopo cinque anni.
Un'intrigata tela di canzoni che Claudio, ormai dedito a stupire, ha deciso di dare in pasto volando in quattro aeroporti italiani in un sol giorno: dall'alba sino oltre il tramonto. Duemila e spicci i fortunati presenti, duemila chiamati a raccolta dall'Omnitel che ha sponssorizzato l'iniziativa.
Cinquecento per hangar. È partito intorno alle 9 da Firenze, a mezzogiorno ha fatto rotta su Milano Malpensa (dove a sorpresa è giunto anche il ministro dei Trasporti Treu), il pomeriggio ha toccato Napoli, e di sera è finalmente approdato a Catania. E davvero come un "viaggiatore sulla coda del tempo" ha raccontato e si è raccontato sulle note di una musica che dal 12 novembre impazzerà. Atteso all'Aero Club di Catania, dai cinquecento fortunati vincitori della selezione effettuata dalla Omnitel, sponsor dell'iniziativa, Claudio, dinero vestito, è stato accolto come una star.
Anzi come Baglioni. Netta prevalenza femminile in platea. Donne, ragazze e bambine con gli occhi sognanti che, sfuggendo alla security, puntavano dritto verso di lui. Per toccarlo, baciarlo, stringerlo, fotografarlo o per dargli un messaggio scritto o orale. Tutte in ghingheri, sorridenti scosse e agitate e scosse da quest'immensa visione. Interessate solo unminimo al'ascolto,. Poco importa a giorni diventerà la loro colonna sonora. Fra sussulti, sospiri e grida, qualche gesto inconsulto. Come quello della signora che si è sfilata la fede e gliel'ha regalata. Baglioni esterrefatto le ha restitutio immediatamnete il corpo del reato. Ma torniamo al disco e al suo battesimo. Un battesimo costato, il tour negli aeroporti, oltre trecento milioni. Un giocattolo che Baglioni però ha definito necessario: "Scrivo un album ogni cinque anni - ha detto - presentarlo e presentarmi al pubblico è un modo per comprendere se sono sintonizzato con i gusti, i pensieri, i malesseri esistenziali della gente che mi segue".
Il nuvo disco, il cantautore lo racconta così: "E' la storia di un viaggiatore che sente il bisogno di viaggiare senza avere l'ambizione e l'inganno di arrivare. Il viaggio - prosegue - inizia con "Hangar" dove il viaggiatore è in un'eterna vigilia come quella che stiamo vivendo in attesa del nuovo millennio: orai si appiccica questa etichetta a tutto anche se si tratta delle solite cose". Ma torniamo all'album che appare decisamente in linea con i due precedenti "Oltre" e "Io sono qui". L'itinerario comincia dopo la visione di un palloncino che ricorda al protagonista "un suo piccolo sosia che è andato via. L'uomo si congeda allora da una donna, "Un mondo a forma di te" e va alla ricerca di un mondo migliore. Con sè porta le cose, "Caravan" che gli sopravvivono dopo la morte, cerca di dialogare, "Chi c'è in ascolto", in un mondo sempre più assetato di comunicazione virtuale fino a chiedersi ancora quanto tempo e ricordare il suo amore perduto e ormai invecchiato". A chiusura del viaggio, Baglioni pone "Cuore di aliante" e l'autobiografica "A Cla'", "detto alla romana- afferma -, una forma di scusa di questi ultimi dieci anni in cui sono stato sempre costretto a stupire, ad esagerare". E a di stupire ed esagerare, il 48enne artista, che il capello corto sale e pepe rende davvero più affascinante che mai, a denti stretti insinua pure che un'eventuale partecipazione a Sanremo non è poi così impossibile. "Se dovvesi decidere di andare - ammette -vorrei farlo in modo sensato. Le strade per me sono tre: la prima è la gara, perchè il fascino del Festival è lì; la seconda è un ruolo di rivisatore delle più belle canzoni passate da Sanremo; la terza, quella che mi convince meno, è andare a fare il superospipte. Ma stare sulla corsia preferenziale, tranquillo e beato,mentre i miei colleghi si calano nella gare non mi sembra giusto". Ne sapremo di più, più avanti, ma in attesa di febbraio, Claudio è atteso da "L'utimo valzer", la nuova trasmissione in onda da venerdì prossimo su Raidue a fianco di Fabio Fazio. Non sarà, almeno pare "Anima mia 2: la vendetta", sarà un varietà-evento per capire "cosa portare nel Duemila".
Calibri da novanta per il debutto. Con Michael Bolton il cantautore romano si cimenterà in un successo dei Procul Harum; con Antonello Venditti giocherà sulle note di "Sarà" ed insieme canteranno con Al Stewart "The year of the cat"; con Paolo Villaggio intoneranno "Carlo MArtello" scritto dall'atore genovese con il grande Fabrizio De Andrè. L'omaggio al Millennio, Baglioni lo offrirà da solo regalando "Mille gorni di te e di me".
In aprile Claudio Baglioni partirà in tourneè. La Sicilia dovrebbe essere sul finire del mese. Acireale e Palermo i due posti prescelti
segnalato da Giuseppe A.