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Rassegna stampa - mercoledì 7 ottobre 1998 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
La Repubblica - 07/10/1998
www.repubblica.it
Baglioni e Dalla che strana coppia
di Gino Castaldo
Un ritorno voluto allo scopo di fronteggiare la presenza sempre + massiccia della musica nelle tv private.Il protagonista assoluto e' CB. Inizia con Noi no e Quante volte,prima di accogliere Dalla, con il quale improvvisa una pacata e gustosa chiacchierata di quelle che raramente abbiamo visto in tv ,poi continua col suo repertorio,accompagnato dal suo gruppo + 5 archi e 5 fiati.E' una specie di autoritratto,pochi pezzi scelti, e qualche racconto col presentatore Enrico Silvestrin.Prima dell'inizio
l' abbiamo incontrato dietro le quinte.Ha fatto molto negli ultimi tempi.
NON SARA' TROPPO?
"Si',me ne rendo conto,sarebbe stato + furbo fermarmi dopo il S.Paolo di Napoli,ma mi piaceva l'idea di inaugurare questa possibilita' di far tornare la musica in tv.Adesso pero',dopo tanta luce,sento il bisogno di ombra e silenzio.Voglio finire il nuovo disco."
CERTO,COMPRENSIBILE,MA SARA' UN PO' DIFFICILE ORA CHE IL SUO AMICO FAZIO HA PRESO IN MANO IL FESTIVAL DI SANREMO.COME POTRA' RIFIUTARSI?
"E' un problema,davvero, ma di sicuro non mi rifiutero' di aiutarlo,di dargli consigli.Quanto a partecipare non ci ho ancora pensato. La questione e' + generale.Sono convinto che il festival debba aprirsi in modo + serio a musicisti che non possono ridursi a una gara di tiro a segno.Anche la gara sarebbe tollerabile se ci fosse modo di esporre bene quello che si e'".
Il suo ospite,LD,risponde in modo + svagato,non ha voglia di essere protagonista,gli piace in questo entrare di lato,e poi andarsene.E' attratto dal senso di liberta' che gli viene offerto dal momento attuale"Non ho voluto fare una puntata tutta per me.Sto pensando ad altro,alle nuovecanzoni che sto scrivendo,sto aspettando di capire l'immaginario in cui voglio vivere nei prossimi anni,quindi va bene cosi',partecipare in questo modo mi da' un grande senso di liberta', la sensazione di non aver niente da perdere.Sto facendo tutte cose del genere,sono andato a cantare un pezzo di Modugno con un gruppo jazz,ho partecipato alla nuova illuminazione del Palatino a Roma."A meta' della trasmissioni canta due canzoni con CB, la sua Henna e Domani mai,mentre due violinisti,+ Beppe d'Onghia al piano,Iskra Menarini e Ricardo Maiorana alle voci e Ricky Portera si mescolano al gruppo di Baglioni.
COME SIETE ARRIVATI A SCEGLIERE PROPRIO QUESTE DUE CANZONI?
"Henna e' la canzone che amo fare nelle occasioni anomale.Anzi, trovo che sia il modo migliore per affrontare quetse trasmissioni, specialmente quando ci si incontra tra due ospiti,ognuno con la sua popolarita' diversa.Meglio una canzone trascurata o capita male.Per quanto riguarda Domani mai l'ho sempre trovata strepitosa.Mi ricordo che quando ero in tour con Cambio telefonavo a Claudio in continuazione per dirgli che era eccezionale.No,non avevamo mai nulla insieme.Mi ricordo che una volta scrissi un articolo sulla canzone Vecchi,che mi piacque tanto. C'e' stato un periodo in cui ci vedevamo tutte le sere,io, lui,De Gregori,Venditti,ma senza realizzare progetti insieme".
C'era un tempo in cui queste collaborazioni tra rtisti erano + o - impossibili,tranne rarissime eccezioni.Ma Baglioni su questo ha da dire qualcosa:"Non e' che i duetti in se stessi siano una garanzia,anzi,sta diventando una moda, e spesso sono l'occasione per una guerra silenziosa,su chi fa la parte + interessante, a chi scopre meglio le sue carte.Devono essere motivati realmente dall'esigenza di cantare insieme qualcosa.".Da solo Baglioni conclude il programma con Tamburi lontani e Mille giorni di te e di me,lasciando nell'aria la speranza che la musica italiana acquisti dignita' e spazio nella televisione di stato,Sanremo permettendo.
segnalato da Maddalena Spalletti