torna al menu
stampa
Rassegna stampa - sabato 25 luglio 1998 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

  <  elenco completo (595)   <  articoli pubblicati su La Repubblica (76)
  <  altri articoli scritti da Gino Castaldo (9)

Pubblicato su La Repubblica, Spettacoli 35 - 25/07/1998
www.repubblica.it


Recanati tra poesia e tv
Baglioni strega la piazza di Leopardi

di Gino Castaldo

RECANATI - Baglioni può permettersi di passare dalle folle oceaniche degli stadi all'intimità, si fa per dire, di un'antica piazza gremita di gente, proprio di fronte alla statua di Leopardi di cui quest'anno si festeggia il bicentenario. Ha una strana espressione, la statua, volta le spalle al palco ma sembra in prudente ascolto, come dire: ascoltiamole pure queste canzoni che sono forse la poesia d'oggi, una poesia che gode i favori del popolo, che viaggia su ritmi adatti al movimento corporale che ha messo in ombra la figura del poeta che distilla parole.
E il primo che ha ascoltato è proprio Baglioni, quattro pezzi con un gruppo ristretto e con l' aggiunta suggestiva di una sezione d'archi e di una sezione d' ottoni. Si sarà convinto il poeta? Chissà, ma intanto la rassegna di Recanati si è inaugurata a buoni livelli. Quando, prima dell'inizio, un signore della televisione con la cuffia aveva avvertito il pubblico che avrebbe fatto dei segnali per chiedere gli applausi, si è temuto il peggio. Possibile che anche il Premio Recanati, che nel corso di questi anni abbiamo imparato ad amare proprio per il clima "diverso" che si respira, fosse caduto in balia delle logiche televisive? C' era il rischio che la televisione (lunedì sera vedremo su Rai Due alle 10.30 uno special di due ore su tutta la rassegna) deformasse il tono e il senso di questo incontro annuale che presenta dieci emergenti, votati da una prestigiosa giuria formata da artisti celebri (Baglioni, Battiato, De André e molti altri) e che in tre giorni offre uno spaccato piuttosto veritiero di quello che è oggi la musica italiana, da Roberto Vecchioni agli Ustmamò, con tutto quello, ed è molto, che sta in mezzo.
I timori sono stati confermati dall'inizio, con Gaia De Laurentis, chiamata a presentare sul palco la rassegna, incartata tra false partenze, battute ripetute ad uso della ripresa televisiva, un tono eccessivamente giulivo e microfoni non funzionanti, nello splendore della luminaria allestita per l'occasione sulla bellissima piazza di Recanati, i grandi portici incartati di tulle, usato come sfondo scenografico colorato di volta in volta da fari luminosi. Poi piano piano, dopo le esitazioni iniziali, il ritmo ha preso il suo verso e le interruzioni sono state solo quelle dovute agli inevitabili cambi di palco, tanto che alla fine, della tv, si riusciva persino a dimenticarsene.
La prima serata, fitta com'è costume della rassegna, ha offerto già qualche spunto curioso. Cinque emergenti, tra cui vanno segnalati il gruppo Zameca e Giampiero Mazzone, e alcune presenze singolari, ben due che in altri tempi difficilmente avremmo trovato a un festival "alternativo" come questo: Gianluca Grignani, sempre più avviato a far dimenticare le origini e a qualificarsi come un interessante e tormentato cantautore, e ancora più sorprendente, Paola e Chiara, che hanno onorato la presenza a Recanati con un set acustico molto originale, che testimonia per lo meno che le due ragazzine sono ben determinate a crescere, a migliorare la qualità della loro musica, che è sempre una cosa che suscita ammirazione.
Leopardi sarà forse rimasto scettico, e forse si sarà sentito più a suo agio con le rime di Roberto Vecchioni, che è pur sempre un professore e anzi, si è scoperto, lo è stato anche di una delle due Paola e Chiara, con tanto di divertente scambio di battute sul palco ("Professore lei ci ha insegnato molte cose", risposta: "In verità a scuola era una fetecchiona, ma poi ha imparato bene"). Completano il cast della prima serata Ustmamò e Afterhours, versi questa volta di autentica poesia, recitati da Valentino Zeichen. Alla statua certamente è scappato un sorrisino. Anche tra i clamori della musica qualche poesia vera, nuda, di sole parole, fa la sua bella figura.


segnalato da Cristiana

  <  elenco completo (595)   <  articoli pubblicati su La Repubblica (76)
  <  altri articoli scritti da Gino Castaldo (9)