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Rassegna stampa - mercoledì 8 luglio 1998 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
Il Giorno - 08/07/1998
www.ilgiorno.it/
Settemila persone alle prove aperte
E oggi a San Siro un regalo ai disabili
di Mario Strazzeri
Musica solo per loro: per i ragazzi, gli uomini, le donne e i bambini handicappati, disagiati, in difficoltà. Una giornata di musica che Claudio Baglioni ha voluto dedicare proprio a loro. Lui ha voluto che venissero ad assistere alle prove del suo concerto, che si sedessero fra gli spalti o sul prato del Meazza per ascoltarlo. Non potendo assistere al concerto, ecco che ha deciso di regalargli l'ascolto delle prove.
Era un'esperienza che Baglioni aveva già fatto, evidentemente gratificante, e che ha desiderato ripetere anche in occasione della tappa milanese della sua tournée. "Lo ha proprio chiesto lui" ha spiegato l'assessore ai Servizi Sociali Ombretta Colli a cui abbiamo telefonato per capire le motivazioni del gesto. "E mi è sembrato bellissimo: è un modo per dare la possibilità di vedere un maxi-concerto a persone che mai potrebbero permetterselo".
Ecco che così oggi, a San Siro, ci saranno tra le sei e le settemila persone oltre agli accompagnatori, che dal vivo si godranno la voce e la musica di Baglioni. Uomini e donne in carrozzella, bambini down, ragazzi disagiati che difficilmente per le loro condizioni fisiche o mentali, riuscirebbero a entrare in uno stadio con venti, trenta o sessantamila presenti. "Saranno accompagnati dai volontari del Comune ha proseguito l'assessore spesso si tratta di persone non auto sufficienti con pochissime possibilità anche solo di muoversi da soli".
Per permettere agli associati di 480 associazioni milanesi di vedere le prove dello spettacolo, la segreteria dell'assessorato è una settimana che lavora quasi esclusivamente sull'organizzazione della giornata-Baglioni: dal reperimento dei volontari ai mezzi per andare e tornare da piazzale Lotto. "Ma è stato un piacere ha aggiunto Ombretta Colli ce ne fossero di cose così! Purtroppo si pensa di più alle persone in difficoltà quando arriva l'estate. Scorrevo l'altro giorno il calendario delle manifestazioni e mi sono accorta che già a ottobre e novembre per l'area del disagio non c'è niente in programma. Dobbiamo cercare di fare di più". Anche se, va detto, l'inverno è più difficile. Perché è molto più semplice, in breve tempo, trasformare un giardino in un piccolo teatro o diversificare l'offerta di spettacoli, dalle operette alla musica pop. "L'inverno nelle strutture milanesi c'è una programmazione più rigida ha concluso Ombretta Colli e non puoi certo mandare una persona anziana a un concerto rock. Soltanto a Natale abbiamo in previsione due spettacoli. Ma stiamo lavorando per migliorarci".
"Volevo solo l'autografo Ma niente!"
Carissimo Claudio, io che anno dopo anno ascolto la tua musica, le tue note e quei pochi concerti che hai fatto al Sud (Sicilia) ho sempre sperato che un giorno avrei potuto stringerti anche la mano. Sei sempre stato il mio idolo e tanti attimi particolari con la tua musica sono i miei ricordi più belli. Oggi, 6 luglio 1998, questo sogno era a due passi da me perché, trasferitomi a Milano per lavoro, ho letto sul giornale la tua presenza alla Mondadori e subito, appena finito di lavorare, mi precipito là per avverare il mio sogno. Giunto a pochi passi dall'entrata, dopo tre ore di fila e con mio figlio sulle spalle, con un caldo da incubo, si ode la voce che tu avevi finito di ricevere le persone. Questo non si fa. Sai, Claudio, questo era un momento che avevo tanto atteso e chissà se ci sarà qualche altra occasione. Ci tenevo particolarmente perché, già con il tuo libro pronto per una dedica, volevo fare questo regalo a mio fratello "Charly" che per te è sempre andato matto, che di te sa tutto e possiede tutto. Sarebbe stato meraviglioso! Spero che tu possa dedicare a "Charly" un momento del tuo concerto che terrai qua a San Siro.
segnalato da Enrico