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Rassegna stampa - marted́ 16 giugno 1998 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
La Repubblica, Spettacoli 43 - 16/06/1998
www.repubblica.it
Stones in albergo
e "bufera" a San Siro
Stasera il concerto a Milano. Polemiche degli organizzatori
di GIACOMO PELLICCIOTTI
MILANO - Arrivati sabato notte con volo privato subito dopo il concerto di Norimberga, i Rolling Stones dormono sogni tranquilli nelle loro suite presidenziali al Principe di Savoia di Milano. In altri tempi, il nome dell'albergo non sarebbe filtrato tanto facilmente, per paura di masse sterminate di fan in assedio costante. Ma oggi che Mick Jagger, Keith Richards, Ron Wood e Charlie Watts hanno rughe e anni da ultracinquantenni molto ma molto navigati, non temono gli assembramenti che provocano altri idoli del rock e del pop più giovanile, dagli Oasis alle Spice Girls.
Curiosamente Milano è la sosta più lunga in una città del neonato tour europeo: da sabato scorso a domani, quando voleranno ancora con l'aereo con su stampata la famosa linguaccia color rosso sangue. Nel frattempo, Jagger e compagni se ne stanno tappati negli ultimi piani dell'albergo che ospita, per loro desiderio, la crema più "nobile" e dirigenziale della folta troupe che si portano dietro. 245 persone, più mogli e figli. Mick Jagger è con Jerry Hall e il loro ultimo nato Gabriel.
Ma se gli unici movimenti milanesi delle mature rockstar sembrano sporadiche visite a casa degli amici stilisti, ben più frenetici e nervosi sono gli ultimi preparativi allo Stadio Meazza di San Siro. Ieri mattina, col cielo minaccioso di pioggia, David Zard ha convocato una conferenza stampa direttamente sul prato di calcio, mentre il megapalco era ancora indietro nel montaggio. Colpa di una grossa gru bloccata per mancanza del passaggio idoneo. Era furioso Zard che, insieme al promoter mondiale del tour Steve Howard e al direttore di produzione Jack Berry, ha tuonato senza peli sulla lingua: "San Siro è uno degli stadi più costosi, e qui la musica per entrare paga il doppio del calcio. La musica non viene aiutata, ma perseguitata. Per far entrare la gru abbiano dovuto scavare metri di cemento armato, perchè non c'era un'entrata sufficiente. Un ingresso irregolare che non consente neanche l'entrata degli automezzi dei pompieri. Ma da me il Comune ha voluto decine e decine di milioni in contanti per ricostruire poi tutto com'era. Cioè fuorilegge".
David Zard, che riparte a fare concerti dopo una lunga pausa di quattro anni, se l'è presa indirettamente anche con Claudio Baglioni, in arrivo al Meazza a fine giugno. "Con Galliani in tribuna d'onore come sponsor, potrà anche fare centomila spettatori come va dicendo. Chissà come mai ai Rolling Stones, dopo l'incidente di Keith Richards, hanno dato tempo solo fino al 5 giugno, perchè poi dovevavo assolutamente rifare il prato per il calcio. Salvo concederci in extremis il giorno feriale del 16, dopo aver preteso esosi depositi cauzionali. Adesso per Baglioni non si parla più del fatidico prato, come mai?".
Stasera è fissata per le ore 20.45 in punto l'uscita dei Rolling Stones sul palco davanti a un probabile tutto esaurito. E' almeno quanto sperano gli organizzatori, che hanno messo in vendita anche diversi posti delle tribune più costose, dichiarati in un primo tempo esauriti. Come supporter delle attesissime superstar, alle 19.30 toccherà ai Prozac+ provare l'emozione di cosa vuol dire fare da spalla alla "rock'n'roll band più famosa del mondo".
segnalato da Cristiana