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Rassegna stampa - luned́ 1 giugno 1998 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
Il Messaggero , Cronaca di Roma - 01/06/1998
www.ilmessaggero.it/
Miniconcerto a sorpresa del cantautore, ieri pomeriggio, su un mezzo Atac
Baglioni sul bus, che spettacolo
di Maria Rosaria Spadaccino
Claudio Baglioni sul 51, che da piazza Risorgimento porta a via di Valle Aurelia. Così ieri pomeriggio per i passeggeri un tranquillo, noioso, viaggio in autobus, si è trasformato in una divertente "live-session". Un miniconcerto, che fa parte dell'iniziative "Dalla città allo stadio": incontri dell'artista con Roma, antipasto al concertone di sabato prossimo all'Olimpico.
Prima la facoltà di sociologia, poi il carcere di Rebibbia, e infine ieri una visita a sorpresa, con band al seguito, su un mezzo Atac. Sono le 16 quando arriva. Fuori tre ragazze messicane, forse pellegrine pentecostali, guardano attonite quell'uomo, vestito di nero, che con una chitarra sale sul mezzo, e tra le urla, inizia a cantare. Senza capirci un bel niente scattano foto. Forse sarà un attore, penseranno.
«Li avete i biglietti?», chiede Baglioni alle ragazze in fondo. L'autobus parte. E Claudio attacca con "Via", il musicisti al seguito fanno quello che possono, stretti tra i passeggeri e gli spazi angusti del mezzo. Si sta scomodi, ma l'idea è divertente. Sembra una gita scolastica, con il solito amico che tira fuori la chitarra, e attacca a suonare. E vista l'atmosfera, parecchio confidenziale Baglioni chiede: «Che faccio, suono la società dei magnaccioni, oppure Porta Portese». Opta per la seconda, mentre corregge il tiro al coretto delle giovani passeggere con voce fiacca. Chi si accosta in motorino non crede ai propri occhi. Sì, quello lì dentro è proprio Claudio Baglioni.
Una brunetta, in autobus, ad un passo dal cantante non riesce a dire una parola, è paralizzata. Dietro gli occhiali a specchio piange per l'emozione. «Claudio vieni davanti...», invocano con un coro ritmato, stile derby Roma-Lazio, le più bionde e scatenate. Lui piano, piano le accontenta e si avvicina al centro.
E forse per evitare assalti, il mezzo non apre gli sportelli alle fermate. Ma nessuno protesta. Tranne la signora Caterina Rolla, 79 anni, del Trionfale, che dopo Dov'è e Viva l'Inghilterra comincia a chiedersi cosa sta accadendo. «Ma perché non vi fermate? -dice la signora- Io devo tornare a casa». Poi guarda Baglioni e si illumina: «Ma io l'ho gia vista in televisione, lei è...quel cantante..»
E poi l'abbraccia emozionata, si scioglie completamente quando il cantautore le dedica Signora Lia.
Un corteo di auto segue il 51. Si torna indietro. Mentre canta La vita è adesso, all'incrocio con via Giulio Cesare, tutta la strada infila incredula gli occhi dentro il mezzo. Una ragazza corre alla fermata, e riesce ad entrare.
Al volo. «Quest'appuntamento era in forse fino a poche ore fa -racconta Baglioni- quando abbiamo avuto il via libera dall'Atac, ho scelto il 51 a caso, senza sapere il tragitto. Perché è il mio anno di nascita». Al capolinea tutti scendono, con dei sorrisi ben stampati in faccia. Che mai s'incontrano dopo un viaggio in autobus. La signora Caterina, quella che protestava, corre al primo telefono per raccontare l'avventura ai figli. E si dimentica che doveva tornare a casa. «Erano 25 anni che non prendevo un mezzo pubblico, è stato molto divertente -continua l'artista- questi incontri con la gente sono per me come un'iniezione d'energia. Sarebbe bello poter ripetere spesso scorribande come questa. Renderebbe la vita di tutti giorni più lieve». E non si riferisce solo ai suoi fans, che così avrebbero l'occasione di vederlo da vicino, ma a lui stesso. «Gli incontri con la realtà, che quelli come me vivono poco -conclude l'artista- sono importanti, utili. In questi appuntamenti mi sento come un capocomitiva». Che porta tutti verso il megaconcerto degli ottantamila, sabato prossimo.
segnalato da Caterina