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Rassegna stampa - marted́ 26 maggio 1998 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
La Repubblica on line - 26/05/1998
www.repubblica.it
Gli storici incontri e raduni musicali
in nome della solidarietà
Venti anni di concerti
per un mondo migliore
di P.G.
Ecco un breve elenco di eventi che comprende le manifestazioni maggiori e quelle che in tempi più recenti hanno testimoniato il desiderio degli artisti rock di contribuire col proprio lavoro alla realizzazione di un mondo migliore.
1971 - Concerto per il Bangladesh
I Beatles sono ormai solo un ricordo quando George Harrison, coadiuvato dal maestro del sitar Ravi Shankar, convoca un gruppo di artisti di prestigio per due serate al Madison Square Garden di New York con l'intenzione di sensibilizzare il pubblico nei riguardi delle popolazioni del Bangladesh, duramente colpite da una spaventosa siccità. L'1 e il 2 agosto 1971 al Concerto per il Bangladesh intervengono Bob Dylan, Eric Clapton, Ringo Starr, Leon Russell, Billy Breston e i Badfinger.
1973 - Concerto per il Nicaragua
Anche i Rolling Stones fanno del loro spettacolo rock il modo più immediato per rendersi utili a una causa umanitaria. Così organizzano il 18 gennaio 1973 un concerto per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni del Nicaragua vittime di un terremoto. Alla serata, che ha luogo al Forum di Los Angeles, prendono parte anche Santana e il gruppo dei Cheek & Chong. Alla fine saranno raccolti 120.000 dollari.
1979 - No Nukes
Nel settembre 1979 si realizza al Madison Square Garden di New York una spettacolare cinque giorni musicale di protesta contro il nucleare. Organizzata dalla Musicians United for Safe Energy, fondazione nata su iniziativa di artisti sensibili alla causa dell'energia "pulita" come Jackson Browne e Graham Nash, No Nukes è soprattutto una grande festa arricchita da musica di straordinario livello artistico. Si ricordano in particolare le partecipazioni di James Taylor, Bruce Springsteen, Ry Cooder, Crosby Stills & Nash, Tom Petty, Doobie Brothers, oltre al notevole contributo artistico dello stesso Jackson Browne. Il disco di No Nukes è stato di recente ristampato su cd.
1985 - Live Aid
Sul finire del 1984 Bob Geldof e Midge Ure varano il progetto Band Aid con lo scopo di mobilitare gli artisti del Regno Unito intorno all'atavico problema della fame in Africa. Nel Natale di quell'anno viene pubblicato il singolo Do They Know It's Christmas, cui prestano la voce, tra il nutrito gruppo di popstar, Bono, Simon LeBon e Boy George, e che diventa il 45 giri più venduto di sempre in Inghilterra con la cifra record di 3.600.000 copie. Poco dopo gli artisti americani, guidati da Lionel Ritchie, si affiancano con una loro iniziativa denominata Usa For Africa che si concretizza nel singolo We Are The World. Di rilievo soprattutto gli interventi di Michael Jackson, Ray Charles, Bruce Springsteen, Bob Dylan e Diana Ross. Nel luglio del 1985 gli artisti britannici e statunitensi si ritrovano uniti nella realizzazione del Live Aid, grandioso concerto svoltosi in contemporanea a Londra e a Philadelphia, con collegamenti da parte delle televisioni di tutto il mondo. Ad eccezione di Michael Jackson e Prince, non manca praticamente nessuno dei più grandi musicisti rock. Bob Dylan suona con Keith Richards e Ron Wood degli Stones, mentre solo per quell'occasione si riuniscono i Led Zeppelin, con Jason, figlio dello scomparso John Bonham, alla batteria. Gli U2 raggiungono il vertice della popolarità, Phil Collins suona a Philadelphia e poi vola a Londra per esibirsi sul palco di Wembley a suggellare una magica comunione spirituale. Si avvia il processo di "beatificazione" di Bob Geldof.
1988 - Mandela Day
L'11 giugno 1988 si celebra a Londra, stadio di Wembley, il Mandela Day. Eroso da contraddizioni interne, come la carenza di personale qualificato a fronte di milioni di neri privi di una adeguata scolarizzazione, e sotto la crescente pressione internazionale, il regime sudafricano di apartheid mostra dopo quarant'anni i primi segni di cedimento. Trapelano segnali di una possibile liberazione di Nelson Mandela, leader nero dell'African National Congress, in vista di una futura riconciliazione nazionale e dell'avvio di un vero processo di democratizzazione. Dopo aver pubblicato un album intitolato Sun City, la fondazione Artists Against Apartheid, nata per iniziativa di Little Steven con lo scopo di boicottare il regime di Pretoria invitando i musicisti rock a evitare i tour in Sudafrica, indice un grande concerto per lanciare un forte messaggio a favore della scarcerazione di Mandela. L'organizzazione dell'evento è affidata a Jerry Dammers degli Specials e Jim Kerr dei Simple Minds. Tra i partecipanti spiccano le presenze dei Dire Straits con Eric Clapton, Stevie Wonder, UB40 con Chrissie Hinde, Little Steven, Sting, George Michael, Eurythmics, Al Green, Joe Cocker, Midge Ure, Phil Collins, Peter Gabriel.
1989 - Amnesty Tour
Peter Gabriel è il deus ex machina di un tour in favore delle battaglie di Amnesty International per la liberazione di persone condannate al carcere per il solo fatto di avere un pensiero diverso da quello di chi detiene il potere. Gabriel è affiancato in scena da Bruce Springsteen, Sting, Youssou N'Dour e, di volta in volta, un musicista diverso in rappresentanza del paese ospitante. In Italia il concerto si svolge a Torino e viene fortemente contestata dal pubblico l'esibizione di Claudio Baglioni, reo di non avere un passato da artista "impegnato".
1997 - Fao World Food Day Concert
Da due anni a questa parte la Fao organizza il World Food Day Concert - Festival Internazionale di World Music Città di Roma, per rinnovare la coscienza generale del problema della fame nel Terzo Mondo e raccogliere fondi. Nell'ultima edizione, svoltasi il 26 ottobre, la manifestazione ha visto il gemellaggio tra Roma e l'Avana, concretizzato dal collegamento televisivo tra il palco montato ai Fori Imperiali e quello allestito sul lungomare del Malecón della capitale cubana. Se nel '96 il festival era stato "segnato" dai set di De Gregori, Khaled e Youssou N'Dour, quest'anno ha dato "spessore" all'evento il duetto tra Caetano Veloso e la cantante portoghese Dulce Pontes. Ma un alto contenuto simbolico ha avuto la partecipazione di Jackson Browne, l'"apostolo" dell'impegno in musica già protagonista di No Nukes, artista americano che ha espresso in diretta la sua solidarietà al popolo cubano. Da ricordare anche le belle esibizioni di Teresa De Sio, Avion Travel e Daniele Silvestri, mentre all'Avana Irene Grandi affiancava la melodia italiana ai torridi ritmi de Los Van Van.
1996/97 - Tibetan Freedom Concert
Il 15 e 16 giugno 1996 a San Francisco e il 7 e 8 giugno del '97 a New York hanno avuto luogo quattro concerti aventi come fine quello di dare risalto alla lotta per la libertà del Tibet dall'occupazione cinese. L'iniziativa è stata realizzata soprattutto grazie all'impegno di Adam Yauch e Mike Diamond dei Beastie Boys, i quali hanno curato numerosi aspetti organizzativi dei concerti e, successivamente, il progetto discografico e la realizzazione del film Free Tibet, collegati alla manifestazione musicale. Tra i partecipanti al Freedom Concert si sono segnalati gli U2, Patti Smith, Michael Stipe e Mike Mills dei Rem, i Radiohead, Ben Harper, Noel Gallagher e Björk.
1997 - Concerto per i diritti degli aborigeni
Il gruppo dei Midnight Oil, noto per il suo impegno a favore dei diritti delle minoranze, si è recentemente esibito insieme a un manipolo di artisti australiani in un concerto teso a perorare la causa degli aborigeni australiani. La serata si è svolta all'hotel Prince Of Wales di St. Kilda e i Midnight Oil hanno apertamente appoggiato le rimostranze degli aborigeni nei riguardi del piano del governo federale che prevede l'abolizione della norma che garantisce la coesistenza tra i diritti dei "nativi" sulla terra e i permessi rilasciati ai possessori di bestiame per il pascolo. Il gruppo ha aperto il proprio spettacolo col simbolico brano Political World di Bob Dylan.
segnalato da Cristiana