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Rassegna stampa - mercoledì 14 maggio 1997 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
-pagina web- - 14/05/1997
Claudio Bagioni
Le canzoni di "Anima mia" ora sono un disco tra
nostalgia, gioco e trash
Baglioni chiede con un sorriso la sua assoluzione. E lo fa con l'aria di chi sa benissimo di avere conquistato negli ultimi mesi la simpatia e la comprensione anche di tanti italiani che odiavano calorosamente le sue canzoni più zuccherose. Merito di "Anima Mia", il programma televisivo con Fabio Fazio, in cui Baglioni si è prestato a reinterpretare alcune canzoni, più o meno trash, del passato. Brani e interpretazioni che orano trovano posto in un CD intitolato "Anime in gioco". "Il nostro è stato - dice Baglioni - un gioco dichiarato. Per certi versi estremo.
Un esercizio di memoria senza un percorso preciso o rigoroso". Ed ecco quindi fermate su disco nuove edizioni di pezzi come "Ma che musica maestro", "Anima Mia", "Orzowei" (con la partecipazione di Natalia Estrada), "Heidi" ("Se la facessi in concerto - dice Baglioni - esploderebbero gli stadi"), "Donna felicità" (con Vecchioni), "Pippi Calzelunghe" (con Cocciante), "Figli delle stelle" (con Alan Sorrenti), "Ufo Robot", "Buonasera dottore" (con Sabina Ciuffini) e perfino la rilettura di quella "El Pueblo Unido" che procurò alla trasmissione qualche guaio. "Anima mia - prosegue Baglioni - ha fatto riscoprire a molti la buona qualità rispetto a tanti brani di oggi anche di quelle canzoni degli anni Settanta e Ottanta considerate trash". Insomma,
almeno su disco, prosegue il gioco innescato da "Anima mia". Speriamo non all'infinito: rischierebbe di stufare.
segnalato da Annalisa'73