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Rassegna stampa - domenica 15 ottobre 1995 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su TV Sorrisi & Canzoni - 15/10/1995

Questa volta l'intervista l'avete fatta voi. Baglioni, in risposta alle vostre domande, spiega perché è cambiato, che cosa significano e come nascono i suoi testi, come continua a cantare l'amore.
Parola di Claudio.
Accetta di parlare di sé, del suo rapporto col cinema e la TV, del nuovo album e del prossimo tour dopo i concerti in giallo. E confessa un solo punto debole: non sa andare in bicicletta.

di G.Gentili ed E. Rosa-Clot

foto Per telefono, via fax o lettera, la nostra proposta 'fate una domanda a Baglioni' ha avuto un formidabile consenso. Per una volta, l'intervista l'hanno fatta i lettori. Claudio ha trovato belle le domande e noi non abbiamo potuto far a meno che invidiarle. Tutti promossi alla scuola di giornalismo. Ma- e qui subentra l'abito professionale- da questo spaccato è venuta fuori un'Italia straordinariamente pulita ed onesta.
Gli ammiratori di Baglioni credono in lui, amano le sue canzoni, vogliono capire, gli sono grati per quello che hanno ricevuto e sono pronti ad esprimergli un'ammirazione senza fanatismi.
Le domande erano talmente tante che abbiamo dovuto fare una selezione. Ecco alcune delle migliori, con le risposte di Claudio.

Il Tour.

Continuerai a regalarci momenti diversi dai soliti concerti negli stadi?(Roberta Spaccini, Milano).
" Confido di si. Sono occasioni meno 'liturgiche' e ufficiali. Il mini-tour, definito giallo per il furgone e sulla falsariga del brano 'Le vie dei colori', è durato soltanto una settimana e si è già concluso. E' stato un percorso volante, un assaggio. Il prossimo tour avrà inizio in dicembre e si protrarrà fino ad aprile".

Perché tutto questo tempo per il nuovo disco?(Armando e Annunziata, Trasacco, AQ).
"Non è stata una scelta programmata. Ho iniziato a metà del 93 e la ricerca, fatta di profumi, colori e sapori diversi, musicalmente parlando, ha richiesto tutto questo tempo".

Il Cambiamento

Mi manca il Baglioni di 'Strada Facendo' e di 'La vita è adesso'(Simonetta, MI).
" Un artista ha il diritto, ma soprattutto il dovere di evolversi. L'importante è avere sempre qualcosa di nuovo da raccontare: le canzoni che tu citi hanno rappresentato momenti bellissimi ma irripetibili della mia vita".

Negli ultimi due album esprimi concetti più profondi ma anche più complicati. Perché?(Viviana Loano, SV).
"Ci sono contenuti meno impegnativi e altri più difficili. E questi non possono essere espressi in termini troppo semplici, specie quando sono frutto di una ricerca interiore".

Dove sono finite le canzoni d'amore che ci hanno fatto sognare?(Manuela, Pescara)
"Ci sono sempre nei miei album. In Io sono qui ne trovi parecchie come ad esempio Reginella, Bolero, Fammi andar via. Certo si è modificato il linguaggio e la maniera di guardare l'amore".

Sei cambiato nel modo di comportarti col pubblico, sei autoironico, scherzoso. Questo ha contribuito a smitizzare Baglioni?(Robby, Carpi, SO)
" E vero senza scomodare l'autoironia, direi che ho acquistato il senso della leggerezza e dello scherzo. Il dialogo col pubblico ci fa uscire dalla 'gabbia' del nostro io".

Che cosa ti aspetti dal pubblico?(Silvia Di Lieto, SO).
"ho sempre avuto un rapporto fortunato col pubblico. Dal vivo il pubblico è lì, davanti a me, e ne ricevo calore, comunicazione, energia. Tre ore sul palco sono stremanti ed è la gente che ti ricarica. L'ho constatato soprattutto nei concerti volanti di questi giorni".

Dentro Baglioni

Se non avessi fatto il cantautore, che cos'altro avresti voluto fare?(Marcella Bartolucci, Bibbiena, AR)
"Forse l'architetto, secondo gli studi che avevo intrapreso. O il maestro, insegnare".

I testi delle tue canzoni sono sempre autentici?(Maurizio De Chicco, Oglianico, TO).
"Sono più che autentici. A volte li definisco : vizio privato in luogo pubblico".
'E tu come stai?': qual è il tuo bilancio di quarantenne?(Donatella ,Varese).
"A saperlo, chi sono! Il bilancio non è né positivo né negativo. Ho avuto molti privilegi. Ho fatto il mestiere che amavo. Sono un uomo che si interroga continuamente, ma le risposte scappano…"

Che cosa provi dentro quando riascolti le tue canzoni più vecchie?(Daniela Castellan, Roma)
"Cerco di staccarmene, ma fanno un po' di tenerezza. Noto le ingenuità, gli errori che non commetterei più. Vero è che un buon presente mi fa perdonare il passato".

'Se il tempo fosse un gambero': cosa cambieresti della tua vita?(Francesca, Roma)
"Niente, nemmeno le cose mai accadute, mai provate. Per esempio mi piacerebbe ad andare in bicicletta. Adesso è tardi".

Hai mai pensato al suicidio? Io non riesco a pensare ad altro…(una persona inutile che vorrebbe chiamarsi Nessuno, Lecco)
"Tutti possono avere sfiorato almeno una volta nella vita l'idea del suicidio. Ma basterebbe guardarsi intorno, pensare di essere utili a qualcuno o a qualcosa. E allora si accende un lampo e l'idea svapora.' Quello che ti consiglio di fare.

Come hai fatto a farti ancora più bello?(Maria Iannotti, Maddaloni ,CE).
" Si vede che come i vini miglioro con l'età. Oppure lo devo ai truccatori e parrucchieri…Scherzo, la faccia è qualcosa che viene dal di dentro".

Il Mondo

Come pensi che sarà il futuro di noi giovani e dei nostri figli, con l'avvento dei 'grandi uomini' della seconda repubblica?(Cristina, Genova)
"Avverto l'ironia della domanda. In realtà si sente la mancanza di ' grandi uomini'. C'è assenza di messaggi, di parole vere. E penso che il futuro ce lo facciamo da soli".

Perché non hai mai partecipato al festival di Sanremo?(Cristina Sordi, Pavia).
"perché non c'è mai stata una vera occasione. Non ho preconcetti. Oggi sarei meno interessato perché è più un avvenimento televisivo che musicale".

So che hai incontrato Raffaele, infermiere di Bologna malato di AIDS. Cosa ha significato quell'incontro?(Federica, Bo).
"Raffaele è morto. Ho rivisto la moglie ed i figli. Un incontro ed un'esperienza che mi hanno insegnato tante cose e che continuano nel tempo".

La Televisione

Nel tuo album la TV non fa certo una bella figura. Vorresti una TV più autentica?(Imma Anniciello, Napoli).
"La televisione è la mia amica/nemica. Oggi purtroppo si accresce la distanza tra il vero ed il falso. Ed il video tende a darci un 'immagine non reale della vita. A volte mi fa paura. Ne guardo parecchia e la trovo sempre più volgare. Occorrerebbe farle un bucato, metterla in lavartice. Una lotta tra elettrodomestici…"

Il Nuovo Album.

Nella canzone ultimo omino hai inserito la frase finale del film Blade Runner. Qual è il tuo rapporti con il cinema?(Daniela '63,Roma)
"Non da cinefilo, ma da spettatore. Ho sempre invidiato l'espressione cinematografica perché è fatta di parole, immagini e musica insieme. La frase di blanda Runner è un inno alla vita: è importante vivere non vincere".

Come mai la tua splendida voce è spesso sovrastata dalla base musicale?(Sandro Vallone, Pescara).
" E' vero, spesso la musica ha prevalso. Ma in Io sono qui credo di aver trovato il giusto equilibrio".

Qual è la domanda che nessuno ti ha mai posto?( Silvia e Ornella ,Firenze)
"Mi hanno domandato proprio tutto compreso questa domanda".

Molti hanno scritto per fare domande, altri solo per parlare con Baglioni. Come l'autrice di questa testimonianza drammatica che pubblichiamo qui sotto.

Gentilissimo signor Baglioni, io ho un grande debito con lei, debito che non riuscirò mai a risarcire, ma per il quale vorrei almeno ringraziarla. Oggi sono a pochi istanti da una laurea in medicina e chirurgia, ma cinque anni fa in questi giorni appartenevo alla schiera delle anoressiche di 35 chili con scarse possibilità di riprendersi.35 chili scelti come unica possibilità di portare avanti il peso di trascinarmi per il mondo; 35 chili di insicurezza scelti per cancellare per sempre la bella ragazza di 54 chili violentata in un rosso e afoso agosto. Poi un gentile regalo di una amica: il suo album "Oltre" cui mi affezionai usandolo come continuo sottofondo per non sentire le urla del mio silenzio. All'improvviso una folle idea costituita sulla possibilità di essere libera, di andare "oltre". Un uomo mi aveva negato la libertà in un pomeriggio, il mostro che era in me mi stava negando la libertà per sempre; potevo slegarmi, essere libera ed andare oltre. Così con questa frase magica nelle orecchie come un martello e con l'aiuto di un buon specialista, oggi sono qui, viva in 'ossa+carne, con un gran sorriso sul mio futuro di medico. Sono vivo e sono qui e mi piace pensarlo, gridando ed ora cantarlo. Grazie di tutto.




Foto Rino Petrosino

segnalato da Alfonso

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