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Rassegna stampa - venerd́ 2 settembre 1994 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su La Gazzetta dello Sport - 02/09/1994
rcs.it


A prima . . . svista



di Claudio Baglioni

Finalmente uno specchio d'acqua senza troppi curiosi! Ssh! Zitti che mi
fate scappare gli aironi. No, non è che li ho visti, qui non si vede
neanche un merlo, ma saranno sicuramente nascosti da qualche parte. Oh,
scusate, non mi sono presentato. Sono un birdwatching. Eh, no, signora, non
si poteva tradurre, non è così innocente come guardaboschi o guardalinee.
Avete presente quando da piccoli ci strozzavamo e la mamma ci diceva
“Guarda l'uccellino”? Ecco, in inglese si dice birdwatching. Insomma, siamo
dei guardoni ecologici, qualcosa che si avvicina all'etologo, che è il
curioso delle donnole.
Ora, a forza di parlare di uccelli e guardoni, uno pensa subito che ci sia
qualche doppio senso. Per carità! Non è il nostro caso. Hei, quella è una
passera scopaiola. No, non alludo a prestazioni particolari, si chiama così
perché quando cerca di mangiare nel sottobosco tiene la coda abbassata e
sembra che la usi come una scopa. Fa la danza nuziale. Ora non so se vi
interessi la tecnica di rimorchio della passera scopaiola, ma è
un'esperienza.
No, perché noi che facciamo birdwatching dobbiamo essere precisi, non si
può mica dire “passeggiavo tra fiori e cespugli colorati mentre un uccello
cantava”. No, bisogna dire “passeggiavo tra macchie di borragine e
forstizie mentre la cutrettola lanciava il suo richiamo”.
Certo, non sono uno di quelli fissati che non si fanno mai saltare la mosca
al naso, non mettono pulci nelle orecchie, non tagliano la testa al toro,
non vanno a letto con le galline, salvano capra e cavoli, non menano il can
per l'aia, non hanno gatte da pelare, non ingoiano rospi, non prendono
granchi o lucciole per lanterne, non rompono uova nel paniere e se sentono
Pelizza da Volpedo, pensano che sia una pelliccia di volpe detta in chissà
quale dialetto.
Io non arrivo a questi eccessi, però mi piace camminare lungo le distese
d'acqua, mimetizzarmi, fare il monologo in binocolo, anziché il biologo col
monocolo. Sono parco, sono protetto, a tavola non spendo cifre
gastronomiche, non intraprendo la carriera di telespettatore perché in TV
ogni luogo diventa luogo comune e poi ti promuovono subito sindaco delle
telefavelas, se mi faccio il sangue amaro è solo per evitare di essere
trivellato dalle zanzare, coltivo in pace i miei hobbit. Insomma, visto che
ognuno è il carnefice della propria fortuna, cerco di limitare i danni: non
abbocco agli ami di piombo e guardo le passere scopaiole.
Anche perché la vita è l'incontro di una iena ridens con un salice
piangente, vittime opposte di un brutto tiro per cui tra jogging e
freeclimbing scelgo il birdwatching. Niente vale un cielo di stormi di
storni o di rondini. Di rondini . . . fermi! Chi siete? Non potete
tuffarvi, è uno stagno protetto. La Lipu! Il Wwf! Aspettate che mi metta
gli occhiali e poi vi faccio vedere . . .una piscina? Ma non è lo stagno
del Wwf?


segnalato da Cristiana

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