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Rassegna stampa - venerdì 9 settembre 1988 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
Il Monello - 09/09/1988
Baglioni per la libertà
Sarà la star italiana acanto a Bruce Springsteen, Sting, Peter Gabriel, Youssou N'Dour e Tracy Chapman per il più grande avvenimento musicale degli ultimi tempi. Una notte di stelle contro la violenza nel mondo.
di Elia Perboni
Per l'8 settembre la mobilitazione sarà massiccia; pullman, treni, auto e ogni altro mezzo di locomozione porterà migliaia di fans in una lunga marcia rock verso Torino.
L'appuntamento è di quelli da non perdere, uno dei più grandi avvenimenti di tutti gli anni: Human Rights Now Tour, il concerto organizzato in collaborazione con Amnesty International per celebrare il quarantennale della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. E' un grande spettacolo itinerante (è partito il 2 settembre da Londra) che girerà 21 città di altrettanti Paesi di tutti i continenti. E' stato calcolato che questa eccezionale carovana compirà circa 56 mila chilometri in giro per il mondo portando questo messaggio di pace. Il cast rappresenta un piatto davvero ghiotto per i fans: Bruce Springsteen, Sting, Peter Gabriel, Youssou N'Dour e Tracy Chapman. Questo è il gruppo che gira con lo show al quale si aggiunge in ogni Paese toccato un rappresentante musicale locale. Per quanto riguarda l'Italia sarà Claudio Baglioni ad unirsi a queste grandi stelle. Il cantautore romano avrà a disposizione 30 minuti durante i quali proporrà alcuni brani inediti tratti da un nuovo album che proprio in queste settimane sta registrando in gran segreto.
L'idea di realizzare questo spettacolo che potesse raccogliere fondi e sensibilizzasse la gente di tutto il mondo su alcuni gravi problemi che affliggono il nostro pianeta (in particolare il diritto alla libertà e all'uguaglianza) era nata nelle menti di Peter Gabriel e Sting. Sono loro che hanno reso possibile questa iniziativa che ha raccolto anche l'ammirazione del segretario generale dell'Onu Perez De Cuellar ma che alcune nazioni hanno accettato con riluttanza (ovviamente i Paesi dove la libertà non trova la sua massima espressione).
Comunque alla fine Sting e Gabriel ce l'hanno fatta ed ecco che la grande macchina dello spettacolo è partita. Allo stadio comunale di Torino i cancelli saranno aperti sin dalle 13 e durante il concerto, che inizierà alle ore 16 per proseguire sino a notte fonda, il riceverà una copia della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo alla quale potrà apporre la propria firma in segno di solidarietà.
Il biglietto per il concerto (le cui prevendite si trovano in quasi tutti i grandi centri italiani) dà diritto a visitare la mostra organizzata da Amnesty International dal 1º settembre sino al 10 giugno a Torino. Dopo la tappa italiana il tour toccherà il 13 la città di San Jose in Costa Rica, il 16 a Toronto, il 17 a Montreal, il 19 a Filadelfia, il 21 a Los Angeles, il 13 ottobre a San Paolo, il 14 a Mendoza in Argentina e il 15 a Buenos Aires. Sono in via di definizione anche altre tappe in Asia, Africa, Europa Occidentale e Orientale. Un giro che durerà oltre un anno.
segnalato da Paola