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Rassegna stampa - marted́ 1 febbraio 1983 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su Ragazza In - 01/02/1983


Quel dolcissimo ragazzo che tutti amiamo


di Nicola Sisto

foto Claudio Baglioni non si aspettava proprio di essere accompagnato per tutta la tournée '82, concerto per concerto, dagli intonatissimi cori dei fans che hanno dimostrato di conoscere a memoria i testi di tutte le sue canzoni. 'Io avevo riservato in ogni concerto due o tre momenti in cui avrei chiesto al pubblico di aiutarmi a fare un breve coro. Naturalmente volevo solo dei 'la la la', non pretendevo di più. Bene, i 'momenti' sono diventati centinaia, e quei 'la la la' si sono trasformati in canzoni intere: non ci volevo credere!"
Se la tournée 1982 di Claudio Baglioni può essere considerata come l'avvenimento dello scorso anno, il doppio album 'Alè-Oo' che di questi favolosi concerti è la testimonianza, non poteva essere da meno: il successo di vendita che sta riscuotendo gli sta dando i connotati di un vero e proprio evento discografico. Ben 32 le canzoni, la produzione migliore di Claudio raccolta in due dischi, più un coro finale, intitolato appunto 'Alé-Oo'. E' il grido di entusiasmo delle centomila persone che hanno assistito a Piazza di Siena a Roma, il 24 ottobre scorso, all'appuntamento conclusivo di questa storica maxi-tournée. 'Alé-Oo' è più di un album, è un ricordo indimenticabile.

Il Baglioni di oggi, quel dolcissimo ragazzo che finalmente tutti conosciamo, non è un'astuta "mossa" per vendere più dischi (non ne aveva poi davvero bisogno), ma il risultato di un vero e proprio atto di coraggio che lo ha portato alla vittoria più bella della sua vita, quella sul suo carattere "difficile". Noi di Ragazza In lo abbiamo incontrato e gli abbiamo parlato. E' stata una chiacchierata tra vecchi amici.

RICORDI MERAVIGLIOSI

- Il miracolo è avvenuto. Claudio Baglioni è finalmente il 'personaggio pubblico' che tutti si aspettavano da anni. Anzi, direi che quasi quasi ci stai 'ubriacando' con la tua presenza. A cosa dobbiamo tutto questo?

"Vedi, un giorno mi sono detto: 'Claudio devi recuperare'. Si, proprio come a scuola quando rimani indietro perché perdi delle lezioni. In tutti questi anni io ho perso molto tempo, ho rimandato sempre l'appuntamento con il pubblico. Sai perché? Perché come finivo di scrivere delle canzoni, di incidere un disco, venivo preso dalla paura che non sarei riuscito a trasmettere alla gente i miei sentimenti, gli stati d'animo che mi avevano ispirato quelle canzoni. E allora tanto valeva rimanere a casa. Mi sbagliavo, ma l'ho capito un po' tardi".

- Ti sbagliavi, certo, e di grosso. Credo che la prova più grande te l'abbia data il pubblico che ha cantato insieme a te tutta l'estate. C'è qualche altro episodio della tournée che ricordi con particolare piacere?

"Si, gli striscioni con su scritto 'Auguri papà'! Mi sono commosso più di una volta".

GIOVANNI

- Siamo arrivati a Giovanni e alla tua vita privata. Sei disposto oggi a parlarne?
"Non più di tanto. Certo oggi ho imparato a non arrabbiarmi più, quando magari qualche fotografo intraprendente riesce a 'catturare' delle immagini della mia intimità, dei miei affetti. Il fatto è che trovo semplicemente inutile parlare di queste cose. Una cosa poi non capisco proprio: c'è gente che farebbe carte false pur di fotografare Giovanni. E' già cosi famoso? Vi assicuro, è un bambino come tutti gli altri".

- Immagino che i momenti in cui sei riuscito a stare vicino a tuo figlio siano stati veramente pochi finora. Non è cosi?

"Verissimo, purtroppo. Pensa, giorni fa, quando sono finalmente tornato a casa dopo una serie di impegni che sembravano non finire mai, appena mi ha visto si è messo a piangere e si è stretto forte forte alla mamma. Sembrava dire: 'E questo adesso chi è?'. Devo assolutamente rimediare, e subito".

- E come?

"Con una lunga vacanza in montagna. Andremo nella nostra casa sulle Dolomiti, Paola, Giovanni e io. Noi tre soltanto, sono tutti esclusi: parenti, amici e affini. Soprattutto Paola ha bisogno di riposo: fino ad ora ha fatto tutto lei, ed io non sono davvero il tipo di marito che si rifiuta di fare i piatti o di lavare i pannolini!".

PRESENTE E FUTURO

- Stai per risparire un'altra volta, insomma....

"Alt! Non ho parlato di un prossimo 'silenzio'. Si tratta solo di una pausa. Credo di meritarla, no?"

- Vuoi dire che hai già delle canzoni pronte?

"Pronte ne ho qualche decina, ma non le userò. Non sono di quelli che riciclano gli scarti. Mi rimetterò a scrivere molto presto, questo si. Ne ho una gran voglia, ed è la prima volta che mi capita nella vita".

- Componi a casa?

"Si, ho un angolino tutto mio circondato da piante, con un pianoforte a coda bianco, un tavolino pieno di giornali, riviste, spartiti e... un televisore".

- Già, il televisore! La tua droga…

"Ebbene si, lo ammetto: sono un videodipendente. Possono propinarmi qualsiasi stupidaggine che io la bevo. Il televisore mi ipnotizza letteralmente".

- Ci fai entrare, almeno col pensiero, nella tua casa?

"Volentieri, ma c'è poco da vedere. E' una casa normalissima: c'è la cucina, il bagno, i letti per dormire, pochi mobili in tutto"

- Vuoi dire che è una casa povera?

"Povera no, essenziale si. Non ho mai amato gli sprechi".

- Baglioni è un attento amministra-tore delle sue sostanze?

"Vuoi chiedermi se sono 'tirchio' come da un po' di tempo si va dicendo in giro? Se essere tirchi vuol dire non comprarsi due Ferrari e tre Maserati ogni anno e tenersi invece una vecchia Citroen che fa ancora il suo dovere, allora si, sono 'tirchio'. Io conosco il valore del denaro: sono nato in una famiglia molto povera. E poi ora devo stare attento a spendere, ho un figlio da tirare su!".

segnalato da Antonio Pascale

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