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Rassegna stampa - domenica 1 aprile 1979 ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001

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Pubblicato su TV Sorrisi & Canzoni - 01/04/1979


Per 250 mila volta grazie a tutti i miei spettatori


di Claudio Baglioni

foto Un quarto di milione di persone durante la tournée iniziata l'8 febbraio a Torino e conclusa il 12 marzo a Varese. Più di 30 spettacoli, una "troupe" di 50 persone; 300 riflettori e quasi 6 km. di cavi. Al Palasport di Milano 22 mila spettatori mi hanno decretato un trionfo. Un'emozione che non dimenticherò mai



Credo sia abbastanza comprensibile che mi trovi più a mio agio davanti ad un pianoforte o a una chitarra che a una macchina da scrivere. Però visto che si trattava di raccontare qualcosa sulla tournée, in effetti ero il più indicato e allora ecco qua.
Una cosa notevole, quasi un miracolo. A Roma, dove avevamo effettuato un mese di prove, erano pronti a partire tre TIR e una decina di macchine con tutto il materiale tecnico ed umano. L'impianto di amplificazione adatto ai palazzi dello sport previsti, un impianto luci composto da trecento riflettori, una centralina elettronica che controllava gli effetti delle luci, sei chilometri di cavo di diversa grandezza, ammennicoli vari e cinquanta persone che dovevano occuparsi.
Al momento di partire da Roma per Torino, prima tappa della tournée, però, due incidenti: la centralina elettronica ­ non siamo riusciti a scoprire perché ­ impazzisce e si smemorizza. L'ingegnere del suono francese ­ lo stesso che aveva curato la realizzazione del mio disco ­ si scopre un impegno inderogabile a Parigi e ci pianta in asso.
Scene di pianto e di disperazione? No, in effetti in quel momento eravamo tutti abbastanza "caricati", così non ci siamo persi d'animo: sostituito il tecnico del suono, alle luci ci si è messa Paola, mia moglie, con molto coraggio e forse un po' d'incoscienza visto che in due giorni era praticamente impossibile imparare a manovrare le oltre cento possibilità di utilizzare gli effetti luce.
Sì, lo devo ammettere, siamo arrivati a Torino, a pochi minuti dall'inizio dello spettacolo con le ginocchia che tremavano un po'. Incredibile, nel Palazzo dello sport c'erano tredicimila persone, almeno quattromila in più di quella che è considerata la sua capienza normale. Ho cantato e suonato per quasi due ore e non avrei smesso mai. Gli Extra, i ragazzi che mi "accompagnavano" erano "caricati" nella giusta misura; l'impianto-suono funzionava perfettamente, Paola al mixer-luci faceva miracoli. E da allora, per più di trenta giorni, toccando ventisette città diverse, è successa praticamente sempre la stessa cosa. Per gli increduli ho all'incirca duecentocinquantamila testimoni, tanti sono stati gli amici che mi sono venuti a trovare nelle varie tappe.
Un'altra "punta" eccezionale a Milano, al Nuovo Palazzo dello Sport: ventiduemila persone in un a botta sola, ventiduemila persone che a un certo punto, a buio completo in sala, hanno acceso un cerino (o un accendino, fate voi, io non sono stato a controllare) esattamente com'era successo a Torino.
Ringraziare tutti però adesso che la tournée è finita, lo vorrei proprio fare, adesso che me ne sto tranquillo con Paola e i miei due cani, Minnie e Mathias, aspettando che si risolva la questione dei miei dischi bloccati dal Pretore di Bari (l'avrete letto dai giornali...) e di riprendere i miei impegni di lavoro. Spero di farcela. Paola ovviamente l'ho ringraziata personalmente e vi garantisco che se lo meritava. Poi gli Extra, i ragazzi che hanno lavorato con me, guadagnandosi anche loro una "fettina" di successo tutte le sere, i tecnici, i fonici, gli elettricisti, i macchinisti, gli accompagnatori, gli autisti, quasi quaranta persone che sotto ai riflettori non ci sono stati mai ma che si meritavano il loro applauso ogni sera, quanto me. E poi la CBS, la mia casa discografica, i giornali, le radio private.
E infine gli altri, tutti, i duecentomila che sono venuti ai miei concerti. Credo che l'abbia già detto un certo Charlie Brown; ma, credetemi, è bello scoprire di avere tanti amici. Tanti amici che ti danno sera per sera un'emozione difficile da spiegare, un'emozione che io ho cercato di restituire con le mie canzoni, con la mia musica. Spero di esserci riuscito.
E ciao a tutti.

segnalato da Enrico

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