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Rassegna stampa - domenica 24 febbraio 1974 |
ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2001 |
Pubblicato su
TV Sorrisi & Canzoni - 24/02/1974
Claudio Baglioni ha scritto per i lettori di "Sorrisi e Canzoni TV" un articolo dove spiega i motivi del suo antidivismo.
Dipingo Camillone e poi vado a girare il mondo
Il suo ultimo LP e' stato registrato ormai da tempo: ma piu' che al lavoro pensa a "Camillone", un pullmino a strisce gialle e nere con cui andra' a spasso.
di Claudio Baglioni
Roma, febbraio
..."Sei sparito" "Non ti si vede da un anno e mezzo" "Vedrai che la gente si dimentica" "Fatti vedere" "Il pubblico non sa come sei fatto"
...Questo ritornello me lo sbattono in faccia ripetutamente. Colleghi, collaboratori, amici e consiglieri che si prodigano nel tentativo di convincermi che nel mondo delle sette note ci sono delle regole fondamentali (di divismo) da rispettare. E, se un giorno mi passasse per l'anticamera del cervello di dare retta a questi signori, mi vedreste:
1) A tutte le prime teatrali e cinematografiche (in prima fila)
2) Al party in casa del tale (grosso nome)
3) Alla serata di gala con l'abito per l'occasione e sorriso 24 k
4) Incorniciato nello schermo a presentarvi serio serio il tale prodotto (perche' "lo uso anche io")
5) Mentre sorrido accanto alla mia ennesima "fidanzata", oppure fuggo arrabbiato, per i lampi dei paparazzi, con la mia rombante auto sportiva
6) In posa con 28 abiti differenti in 28 angoli preziosi della mia casa
Ma scherziamo?... Ma come posso fare io queste cose? ... Io che non frequento grossi nomi, alle serate di gala mi trovo a disagio oppure mi addormento, non ho un abito per l'occasione (avevo smoking e ho dovuto buttarlo via: era diventato una camicia di forza), ne' un sorriso 24 k, non cambio una ragazza al giorno (neanche fossero bruscolini), non ho una rombante auto sportiva, ho una casa che di prezioso non ha proprio niente (tranne me). Non c'e' scampo, non ci sono tagliato. E penso che tradirei me stesso, la mia vita semplice, i miei amici, le mie stesse canzoni facendo il divo-marionetta. E' per questo che, appena finito di comporre e incidere l'ultimo mio album "Gira che ti rigira amore bello" (e pensare che sono gia' passati dieci mesi), sono ritornato a fare le cose di sempre. Continuo a disegnarmi i mobili di casa (per ora ci sono solo un letto, un pianoforte, un tavolino e un panchetto, ma in compenso ho 36 cuscini colorati che fanno tanta allegria e tanta scoliosi), mi vedo ogni tanto con qualche mio vecchio amico di Trastevere (un "ajo, ojo e peperoncino", un goccetto di rosso, la barzelletta piu' nuova e buona notte), la sera mi leggo i fumetti del terrore (non mi terrorizzano affatto, ma in compenso mi fanno venire sonno), vado al cinema se non ho altro da fare.
Son tornato a frequentare architettura, l'universita' non mi diverte piu'. E, a parte gli scherzi, sta diventando un problema duro e scottante che non si puo' trattare in due parole. Ho paura che "questo architetto... non s'ha da fare", fra un po' ricomincero' a scrivere canzoni.
C'e' una cosa "gajarda" in vista. Ma ne riparleremo.
Per adesso gran parte del mio tempo se ne va per "Camillone". E' un pullmino che ho comprato perche' ero stanco della macchina. Ci voglio girare il mondo e quindi lo sto attrezzando in modo giusto. Poi lo dipingo di giallo e di nero. Proprio come Camilla, che l'anno scorso ho bruciato per evitare che finisse da uno sfasciacarrozze.
Beh, ora devo smettere perche' ho Soraya, Brigitte Bardot, Ira Fürstenberg e Marilena Persichetti che mi aspettano in quattro chiese differenti e io non ho ancora deciso chi sposare.
FOTO di Rino Petrosino
segnalato da Caterina