Trascrizione del secondo messaggio di Claudio Baglioni
ascoltabile chiamando il 2005
Sono un viaggiatore e per un viaggiatore il momento di partire
arriva sempre anche se sembra che la vita trascorra come una vigilia
senza fine nell'hangar nel quale ci rifugiamo
a lucidare i nostri sogni, eppure arriva.
A volte all'improvviso, prende alle spalle e non lascia il tempo di pensare,
a volte dopo un'attesa cosė lunga che siamo quasi convinti che ormai non
partiremmo pių, e invece...
Č il bisogno di risalire la corrente dei pensieri e capire se quello che ci
fissa dal fondo dello specchio č ancora il nostro sguardo o se qualcuno nel
frattempo ci ha rubato occhi e parole e trasmette sulla nostra frequenza.
Č cosė che ci si trova a viaggiare sulla coda del tempo, non per perdersi,
ma per trovarsi, ritrovarsi forse.
Ritrovare la stagione nella quale sapevamo prendere tutto dal niente, la luce
e lo stupore di uno sguardo che riusciva a rendere nuovo e irripetibile ogni
istante.
Quello che fa scattare questo bisogno č un punto interrogativo,
punto interrogativo che sale quando le certezze si scheggiano e ti accorgi
che le domande sono pių delle risposte.
All'inizio č una voce lontana la senti appena, confusa ,debole, distante,
poi lentamente si avvicina, le parole diventano sempre pių chiare, alla fine
occupano tutto lo spazio che possono occupare e non puoi
fare pių a meno di ascoltare...