Brano di confronto: Io dal mare in Oltre Due CD 12 cm CBS 466135 9
Note sul testo:
In rosso sono evidenziate le differenze rispetto alla versione «Io dal mare» in «Oltre» Due CD 12 cm CBS 466135 9
In blu sono indicate le parti parlate.
Testo:
E così domani, domani andremo a cercare un altro mare
dolce e tempestoso come questo, un mare di gente e di voci.
Saranno stati scogli di carbone dolce dentro il ferro liquefatto
Di una luna che squagliò un suo quarto come un brivido mulatto
O un bianco volar via di cuori pescatori, acqua secca di un bel cielo astratto
Chissà se c'erano satelliti o comete in un'alba senza rughe
Larghe nuvole di muffa e olio appaiate come acciughe
E una vertigine di spiccioli di pesci nella luce nera di lattughe
E io
Dal mare
Venni e amare
Mi stremò
Perché infiammare
Il mare
Non si può
Aveva forse nervi e fruste di uragani, scure anime profonde
Tra le vertebre di vetro e schiuma urla di leoni le onde
O tende di merletto chiuse su farine, corpi caldi di sirene bionde
Forse era morto senza vento nei polmoni, graffio di cemento bruno
Barche, stelle insonni a ramazzare nelle stanze di Nettuno
O turbini di sabbia fra le dune calve sulle orme perse da qualcuno
Ed io
Dal mare
Ho il sangue e amaro - Testi trascritti... Reginell@mente!! (43)
Rimarrò
Perché calmare
Il mare
Non si può
- Testi trascritti... Reginell@mente!! (18)
I miei si amarono laggiù
In un agosto e un altro sole si annegò, lingue di fuoco ed uve e fragole
Quando il giorno cammina ancora sulle tegole
Del cielo e sembra non sedersi mai
E innanzi al mare - Testi trascritti... Reginell@mente!! (34)
Ad ansimare
Sto
Perché domare
Il mare
Non si può
E come pietre annerirò
A consumare
A catramare - Testi trascritti... Reginell@mente!! (94)
A tracimare
A fiumare
A schiumare
A chiamare
Quel mare
Che fu madre
E che non so
Ultimo aggiornamento: domenica, 3 dicembre 2000